LE COSE CHE SCRIVO IN QUESTO BLOG SONO FRUTTO DELLA MIA FANTASIA (BACATA).
QUALSIASI RIFERIMENTO A PERSONE O FATTI REALMENTE ESISTENTI E' CAUSALE.

lunedì 29 settembre 2008

Via con me, a mangiare a quattro palmenti


Ok.


Leggetevi questo testo:


Via con me


Paolo Conte
(1981)


Via, via, vieni via di qui,

niente più ti lega a questi luoghi,

neanche questi fiori azzurri...


via, via,

neanche questo tempo grigio

pieno di musiche

e di uomini che ti sono piaciuti...


It's wonderful, it's wonderful,

it's wonderful,good luck my babe,

it's wonderful, it's wonderful,

it's wonderful,I dream of you...

chips, chips,

du-du-du-du-du


Via, via, vieni via con me,

entra in questo amore buio,

non perderti per niente al mondo...

via, via,

non perderti per niente al mondo

lo spettacolo d'arte varia

di uno innamorato di te...


It's wonderful, it's wonderful, it's wonderful...


Via, via, vieni via con me,

entra in questo amore buio,

pieno di uomini...

via, entra e fatti un bagno caldo,

c'è un accappatoio azzurro,

fuori piove un mondo freddo...


It's wonderful, it's wonderful, it's wonderful...


Guardatevi pure il clip.


E ora ditemi: ci trovate qualcosa di culinario?


Perchè quasi tutti i film che riguardano la cucina che ho visto hanno questa canzone come colonna sonora.


Qualcuno mi spiega perchè?


E già che ci siete, mi trovate i film, come quiz del giorno? Io uno ( quello che ho visto l'altra sera) lo ricorsdo ( l'arteriosclerosi avanza, ma non così velocemente), ma degli altri ho scordato il titolo...

sabato 27 settembre 2008

Follìa in blu

Oggi, per la prima volta su questi schermi, procederò all'intervista scritta della mia amica Giusy, che è qui vicino a me, tutta sconvolta dalle ultime esperienze torinesi.

Allora, Giusy, dicci, dicci, cosa te ne pare di Torino?

E' una città bellissima, grande, ti dà un sacco di possibilita' e si incontrano una marea di tipi strani che poi si scoprono invece o cuneesi , o siculi, oppure magrebini...

Qual è stata la persona più strana che hai incontrato, a parte me?

Mi ha sconvolto, ma in modo piacevole, il cuneese che abbiamo incontrato al Baloon, un omino piccolo e colorato, dagli occhi buoni, con la pretesa/volontà di regalare ai passanti un "pezzo di universo". Quello nella foto è il mio pezzo di universo!

Qual è stato il miglior gelato del uic end?

E' una dura lotta perchè penso che i gelati alla frutta non possano essere confrontati con le creme. Per risponderti dovrei tornare in entrambre le gelaterie torinesi e provare gusti fruttosi dove ho mangiato creme e viceversa!

La cosa che ti piace di più della città?

Sicuramente la Mole che io ho sempre visto come un "monumento grigio che emerge da un cielo un po' meno grigio". Invece ho scoperto un'insolita vita al suo interno: uno spendido museo del cinema di cui ignoravo l'esistenza.

E la cosa che ti piace di meno?

I tipi loschi che abbiamo incontrato ieri sera ai Murazzi, proseguendo oltre i locali aperti...Che paura!

giovedì 25 settembre 2008

Dio gioca a carte


Dio è lì in Pradiso che gioca a carte.

Da solo? Sì, da solo.

Tanto lui non è mica come un uomo che gioca a carte da solo. Lui è Padre, Figlio e Spirito Santo. Insomma, già da solo può giocare in tre.

Il problema è che, lì in alto, tira sempre un vento che, in confronto, a Trieste c'è una brezzolina leggera.

E va beh che Dio si fa in tre per tenere le carte tutte insieme, ma ogni tanto anche lui non ce la fa.

Del resto, mica è uno che gioca con un mazzo da 52 carte. Lui è uno che ha bisogno di qualcosa di più stimolante: oggi, ad esempio, gioca con 6.764.345.325 carte. E ti voglio vedere, con tutte ste nuvole e nuvolette schiumose, a ritrovare le carte che si disperdono nel vento.

Per fortuna, è un creativo: anche se gli mancano carte, inventa sempre nuovi giochi per cui bastano quelle che ha ancora in mano.

Ogni tanto, poi, si stufa, e va un po' al Casinò.

A campare i dadi.

mercoledì 24 settembre 2008

Tendenze sferiche

Come avrete notato dai miei "Indovina cos'è" 1, 2 e 3, mi è venuto il trip di scattare foto a cose strane, reativamente difficili da inquadrare. Inquadrare in senso metaforico del termine. Infatti, in quanto a inquadrare fisicamente, inquadro e come. Anzi, inquadrai, dato che tutte le foto che avete visto nei tre post risalgono all'ormai lontano 2005. All'epoca in cui avevo un cellulare con una ( scadente) macchina fotografica. E allora, zacchete, ogni volta che vedevo qualcosa che stimolasse la mia ispirazione fotografica, scattavo.

Poi, ieri sera, armata di macchina fotografica, ho scattato di nuovo, questa volta nel 2008. Quasi alla fine del 2008. Ecco cos'ho scattato.


Ora, non voglio sindacare su cosa possa o non possa essere questa foto. Insomma, sì, potete provare a indovinare nei commenti. Anonimo veneziano ( o limoniano) si cimenterà probabilmente nel quarto esperimento, trattando questo post a mo' di "Indovina cos'è 4", ma l'intento qui è anche un altro.
Io non ci avevo mica pensato.
E' che me l'hanno fatto notare.

FOTOGRAFO SEMPRE COSE TONDE.

Come mai?

Mah....

Forse perchè...
  1. ...con tutti gli spigoli che ho, tendo a cercare qualcosa di tondo su cui le asperità scivolino trascinate da scivolante forza centrifuga;
  2. ...vorrei diventare io stessa una sfera, per il motivo di cui sopra ( però, forse, è antiestetico);
  3. ...dato che l'Inferno è una voragine , il Purgatorio una montagna, e il Paradiso una serie di cieli sferici concentrici, miro subito al massimo. Poi si può sempre correggere il tiro.
  4. ...mi piacerebbe avere una sfera di cristallo, ma per il momento mi accontento delle cose sferiche che trovo in giro;
  5. ...

lunedì 22 settembre 2008

Molto virtual, poco fitness

A maggio ero in Francia.
Per l'esattezza, era proprio quel giorno, a Montpellier.
Mentre percorrevo una strada vicino al tram, avevo visto il cartello qui sopra.
Anche se forse non si legge, in basso a destra c'era scritto: "Pour prendre soin de votre forme en famille et entre amis", che significherebbe "Per prendervi cura della vostra forma in famiglia e tra amici".
E così, ieri, dato che si era tra amici, abbiamo voluto seguire le istruzioni di questa pubblicità.
Ero tutta esaltata.
Che figo, si fa ginnastica in casa.

Già.


Con la piattaforma, si cambia il peso da un piede all'altro.
A messa faccio lo stesso per mezz'ora, e non spendo 200-300 €.
Se mai dò un obolo di 0,10-2 €.

Con il telecomandino, si usa il polso.
Giochi a "tennis" con le gambe piantate per terra manco ci avessero messo la colla nontimolla, e oscilli il polso. Sempre al prezzo di 200-300 €.
Io proporrei una seduta di lavaggio denti.
Tra amici.
La ginnastica è equivalente. Anzi no, perchè si spreme anche il tubetto del dentifricio.
Il prezzo intorno all' 1,50 € ( se viaggiate spesso in aereo in classe economy, zero, perchè sarete sommersi di pacchettini con i dentifricini e gli spazzolinini da viaggio).

venerdì 19 settembre 2008

Raccolta cacche


Mentre i padroni dei cani li portano a passeggio, io, non avendo cani nè guinzagli, porto a spasso me stessa, di corsa e senza guinzagli.

La differenza tra me e i cani, è che loro fanno la cacca dove capita, io invece aspetto di essere a casa sul vater.

Il che implica che, quando porto a spasso me stessa, giacché sono anche un po' scassata nelle giunture e devo correre nei prati, devo fare la gimcana tra le cacche dei cani. Non è così male, è una specie di percorso a ostacoli.
Però, qui a Torino, ci sono un sacco di persone con i guantini e i sacchettini di nylon, che recuperano tutti i prodotti dei loro fedeli amici a quattrozampe. Quindi la gimcana segue un percorso abbastanza umano.
A Nizza, il problema era più pesante. Quando correvo, non solo nei prati, ma anche sui marciapiedi, a volte era dura trovare un buco tra gli escrementi in cui infilare la punta del piede. Immaginate uno skateboarder a Nizza. Parte da casa che lui + lo skate sono alti una cosa come 1m90. Quando torna superano i 2m30. Per le cacche che si sono arrotolate intorno alle ruote.
Ma sorto il problema trovata la soluzione.
Una bella raccolta cacche, ché le raccolte a premi piacciono sempre.
Hai raccolto 100 cacche? Vinci un collare pulcioso.
Ne hai raccolte 500? Vinci un collare antipulci.
1000 cacche? Una bella sabbiera.
E così via.
Rimane da decidere chi si occuperà di convogliare le cacche raccolte e di verificarne l'originalità.
...
Ché non vorrei che poi qualcuno barasse.

martedì 16 settembre 2008

Tentativo di post polemico con il botto fallito miseramente

Oggi avevo un'ideona.


Il solo fatto che io ritenga di avere un'ideona è di per sè foriero di smentita, e di risultato pessimo.

Tipo quando, giocando a tennis, mi viene l'ideona di mettere la palla nell'angolino del campo per segnare un punto fantastico: di solito, la mando in cima al campanile o qualcosa di simile.


In ogni caso, la mia idea era quella di inveire contro i fuochi d'artificio. Ciò, non tanto per:
  • i pericoli in caso di incidenti: del resto, chi non risica non rosica. Una che risica tutta la vita non può mettersi a fare il predicozzo su queste cose;

  • l'inquinamento che apportano: una che fa jogging e va in bici in mezzo al traffico di Torino essendo affetta da asma non può fare la moralista su 30 secondi di polveri fini. Potrebbe se abitasse in cima a un cucuzzolo, anche se, come diceva lui, si può essere misantropi solo se si vive in mezzo agli uomini ( libero adattamento: si può essere mismoggosi solo se si vive in mezzo allo smog);

  • danni all'udito: pare che i principali interessati siano animali e bambini: io non sono nè una bambina nè un animale ( anche se qualcuno avrebbe dubbi in proposito) e sono già abbastanza assordata da altri rumori molesti, che non durano 30 secondi ma molto di più.

Allora, vi chiederete, su cosa vuole ( anzi, vorrebbe) essere polemica, sta qui, alle 10 del mattino di un inizio settimana?



SUI COSTI!



Con tutte le buone intenzioni, sono andata su questo sito di vendita di fuochi d'artificio.


Poi, mi sono fatta tutti i miei bei calcoli in Excel:

Facendo una media del prezzo e della durata dei vari prodotti pirotecnici trovati sul sito, ho avuto una solenne delusione..

Una mezz'ora di fuochi 7.786,52 €!!!

Non è che sia poi tantissimo.

Usando questi soldi per altro, si potrebbero solo mantenere, per esempio, 311 bambini africani per un mese adottandoli a distanza.

Non è che sia poi tantissimo.

lunedì 15 settembre 2008

venerdì 12 settembre 2008

Termafrodita

Questo è un anno di terme e affini.


Prima queste.


Poi Loutra Killinis, dove l'essermi infangata tutto il corpo come testimonia la foto a destra mi ha portata al diretto beneficio di puzzare per una settimana intera, nonostante bagni in mare di due ore l'uno e sette docce.
Leggo ora che questi fanghi servirebbero a evitare l'artrosi: mi porto avanti. Salvo poi aver dormito ventun giorni in tenda, il che è abbastanza pro-artrosi, tanto per equilibrare.




Ma il non-plus-ultra l'ho provato qui.

Primo trattamento presso le terme di Pré-St-Didier: salasso ( economico). Non andatevi se non siete sicuri di poter ricorrere a un finanziamento per sopravvivere durante quello che resta del vostro mese, o andateci il 26, dopo aver ovviamente chiesto un prestito al vostro gestore di fiducia.


A parte questo, il posto è veramente spettacolare: ci sono tanti di quei trattamenti, che potrete essere colti da spaesamento del bagnante: forse è meglio consultare la mappa per non perdersi. Least but not last, si può mangiare ininterrottamente per tutto il giorno, il chè è molto indicato, soprattutto visti gli sblazi termici a cui ci si sottopone ( generalmente, dagli 80-99° ai 2-3°).


Putiamo caso che siate sopravvissuti al rischio congestione.


Putiamo caso, perchè siamo ottimisti, che siate sopravvissuti anche all'ice mint sauna ( da loro definita "Una sferzata di fresca energia per resistere di più alla temperatura "hot" della sauna, inebriati dal profumo frizzante della menta..." e da me definita "Una sferzata di calore agghiacciante, insuperabile commistione tra i 97° della sauna e l'umidità ottenuta da un intruglio alla menta che ha l'effetto dello spray anti-scippo al peperoncino e dell'ingresso nel forno di una pizzeria al tempo stesso...").



Uscirete dall'edificio con il seguente aspetto:
  • pelle sottile come carta velina;
  • pelle rossa come le chiappe di un macaco. Fate attenzione a voi, qualcuno potrebbe voler implementare il parco faunistico con nuove specie.

  • totale disidratazione fisica, con conseguente aspetto smunto e rinsecchito;
  • sparizione integrale di ogni traccia di abbronzatura, anche se avete appena passato sette mesi ai Caraibi a fare gli istruttori di wind-surf. Ma di ciò non dovrete preoccuparvi, tanto sarete sempre paonazzi, e nessuno se ne accorgerà nelle otto ore che seguiranno;
  • rigonfiamento addominale tondeggiante, dovuto alla fermentazione del litro di yogurt che non avrete potuto impedirvi di spillare dal mega silos presente nella sala da pranzo;
  • spossatezza generale.

giovedì 11 settembre 2008

Luna

Stanotte cerco la luna.
Ma la luna, mica la trovo.
Sarà che c'è questo cervo bianco che sorvola la città, e m'impalla tutta la visuale.
Ma no, le stelle non ci sono neppure.
Poi, guardando su, tra i muri delle case che salgono verso il cielo, capisco cos'è successo.
Qualcuno l'ha cancellata con una gomma di quelle che sbavano.
Così è rimasto tutto l'alone.
Vorrà dire che troverò un altro posto in cui mettere la testa, stanotte.

mercoledì 10 settembre 2008

Risultati dell'impegnativo sondaggio estivo sui tubetti di dentifricio

Questi sono i risultati del sondaggio suddetto.
Si evince che, tra i lettori di questo blog, non ci sia una grande differenza tra i sessi.
Parrebbe così che queste mie idee siano errate.
Oserei però dire che il campione preso in considerazione non sia significativo.

martedì 9 settembre 2008

Indovina cos'è 1

Da oggi inizia uno sporadico inserimento di foto da me realizzate in tempi remoti con il cellulare ( quando avevo un cellulare che faceva le foto, perchè in seguito ho deciso di munirmi di un cellulare che telefonasse e mandasse sms).


Tocca a voi indovinare di che si tratta. Inutile dire che i premi per i vincitori saranno notevoli.


lunedì 8 settembre 2008

PC mon amour


Ultimamente la gente ha trovato un nuovo oggetto d'amore.
Un nuovo oggetto angelicato.
Il PC.

Ormai nelle coppie non c'è più la persona che rincasa tardi, dopo una serata di bagordi con gli amici. C'è la persone che rinletta tardi, tipo alle sette del mattino, dopo una nottata passata davanti al pc. Quando uno dei due rientra a casa dopo l'altro, ha tutto il tempo per rilassarsi, tanto l'altro è spesso incantato davanti al computer, e l'unico rumore che si sente in tutta la casa è quello del ticchiettìo sulla testiera ( se vi va bene, altrimenti l'altra persona sta bevendo birra o simili con tutti i relativi suoni allegati).
Non si dice più "Esco a comprare le sigarette", si dice "Vado un attimo a controllare la posta elettronica": il risultato è lo stesso. La persona è persa per sempre. Solo che, nel primo caso, almeno non era necessario nutrirla e lavarla con un panno umido ogni due settimane affinchè non puzzasse.
Già, perchè, solo a controllare la posta, ci vuole tempo. Soprattutto se si hanno più indirizzi, anche quelli dei genitori del cane dell'amante da verificare.
Poi, c'è msn. Quel rettangolino pieno di contatti, di cui si ignora in gran parte l'origine, e in cui quelli di cui non si ignora l'origine hanno ignorato noi. Per non parlare di amsn, che è uguale, ma fa più figo. I super fighi, poi, usano entrambi, magari con due identità diverse,con il risultato di allungare all'infinito la lettura delle mail, perchè obnubilate da una grandinata di finestre piene di smiley in movimento, labbroni animati sbaciucchianti, ciccioni urlanti e amenità del genere. Se un tuo amico ti deve dire "L'appuntamento è alle 3" ti compare il seguente messaggio: "L'a [ estremità di un trapano rotante dimensioni 4mx4m fucsia con intarsi bordeaux] [ il mento delle Befana corredato di nei lampeggianti con peli elicoidali] è alle [un gigantesco 3 tridimensionale bucherà lo schermo e vi colpirà la retina con danni irreversibili]". Una libidine per migliorare la comunicazione nel ventunesimo secolo.
E come dimenticare quel mito delle relazioni umane che è Facebook? Dovrebbe essere un sito di photo sharing, ma alla fine vi si scambia di tutto: battaglie stellari, fan club per certi vampiri, regalini viertuali, e chi più ne ha più ne metta. Poi, pretenderebbe anche che ogni volta che si cambia attività si comunichi il tutto a tutti gli amici. Per fortuna, ultimamente, non è difficile lasciare un messaggio unico: "Smanetto sul pc". Il messaggio si lascia a una caterva di amici che fondamentalmente non si sono mai o mai più visti, e che, presumibilmente, non si vedranno mai più.
Del resto, mica c'è tempo per vedere la gente.
Si è troppo impegnati a stare sul pc.
E poi alcuni, nel '95, dicevano che questo film era stupido...
PS Ah, beh, dimenticavo, poi ci sono pure quelli che hanno il blog...

domenica 7 settembre 2008

Bici mutanti

Oggi mi sono armata di mutande imbottite di pelle di daino, maglietta da bici, scarpe da ginnastica, e sono scesa nell'antro spettrale in cui tengo la mia bici da corsa.
L'antro spettrale è la cantina del palazzo d'epoca ( nel senso che ha visto parecchie epoche) in cui vivo: dentro, speravo di trovare la mia bici, d'epoca anch'essa, ma ancora ben conservata.
La cantina d'epoca è corredata di lucerna d'epoca, da collegarsi manualmente alla presa della luce. Noncurante di topi ragni e altre amenità, mi sono spinta nell'oscurità più totale e ho allungato le mani verso quella che doveva essere la mia bici. Ho toccato qualcosa di morbido.
Per un attimo, ho pensato che qualcuno, a giugno, mi avesse portato un pelouche in cantina, come regalo di compleanno.
Per vedere il pelouche, l'ho portato alla luce.
Non era un pelouche.
Era un gorgonzolone gigante ammuffito a forma di bici da corsa.
Nello spostamento ha creato una nube tossica che a momenti morivo per un incidente con la bici. In effetti, non avevo il casco in testa. Anche il casco, del resto, aveva 2 cm di muffa che lo rivestivano completamente.
La mia attrezzatura da bici sembrava la pubblicità contro l'AIDS, ma in versione molto più splatter. Penso che se nello spot avessero messo l'aureola che avevo oggi io intorno alla bici invece di quell'alone rosa, avrebbe sortito un effetto molto maggiore.

sabato 6 settembre 2008

Differenza


Per essere un buono scrittore ci si deve estraniare almeno per un po' dalla vita.

Per essere un buon blogger, invece, conviene vivere a capofitto.

venerdì 5 settembre 2008

Brillare di luce impropria


Oggi ho deciso di darmi alla riflessione della luce altrui. Ho notato che, tutte le volte che cito qualcuno di relativamente famoso, quello se ne arriva come un rapace sul mio blog e poi me lo commenta pure. Come in questo caso, e in quest'altro. Allora,d mi sono detta: cavoli, se invece di mettere i nomi di persone relativamente famose, mettessi i nomi di persone famosissime, loro o i loro talent scout verrebbero a spulciare e commentare il mio blog? Oltre a incrementare gli accessi per luce riflessa, accessi peraltro del tutto effimeri, perchè chi arriverà qui e vedrà l'elenco vorrà come minimo mandarmi a spargere la meliga nei campi per avergli fatto perdere ben 10 secondi, avrò l'onore di essere vista da loro?
Mah, chi lo sa.
Si saprà solo vivendo.
Ragion per cui, ora ci provo!
E vedremo chi mi commenta...
Andrea De Carlo
Vasco Rossi
Guido Conti
Zucchero Fornaciari
Roberto Benigni
Eros Ramazzotti
Laura Pausini
Alberto Tomba
Niccolò Ammaniti
Paola Barale
Sabrina Ferilli
Dacia Maraini
Raoul Bova
Valerio Mastrandrea
Licia Colò

giovedì 4 settembre 2008

Insieme

Insieme guardiamo lo stesso orizzonte
insieme, magari, ma stando di fronte
così ci impalliamo e si rompe l'incanto
sarebbe importante amarsi di fianco.

Avere il coraggio di lasciarsi la mano
che tanto con l'altra ci rassicuriamo
così se da un lato abbracciamo la vita
dall'altro stringiamo le dita.

Avevo due amici che parlavano appena
e per troppo rispetto si amavano di schiena
ognuno pensava che l'altro ridesse
e invece piangevano che pareva piovesse.

C'è gente che si ama divisa da un muro
e da dietro la porta per stare al sicuro
ma se la porta si apre, è successo anche a me,
puoi scoprire che l'altro non c'è....
Daniele Silvestri

mercoledì 3 settembre 2008

Confessione


Ebbene sì, è giunta l'ora che vi confessi una cosa.

Lo so, lo so, sarà dura per voi perdonarmi.

Ma sento che il momento è arrivato.

Credevate che i miei post fossero originali?

Che ogni mattina mi mettessi lì e pensassi a un bel pittoresco da scrivervi?

...

...

...

...

...

Invece no.

Ecco il mio altarino.

martedì 2 settembre 2008

Per ogni riccio un capriccio

Già, per ogni riccio un capriccio. Capriccio, nel senso di pianto pre e post-parrucchiere.
Troppi scempi sono stati subiti dalla mia caparucia: tagli a zero per errori vari, colorazioni improponibili. Ritorni a casa con commenti del tipo: "Stai benissimo" e, intorno, facce del tipo "Ho appena mangiato un caco non maturo".
E così, quando la gente intorno a me inizia a dirmi: "Ma dove ce l'hai la faccia?" e mi scambia per il cugino It con la permanente, e i miei genitori cominciano a dirmi che sarebbe ora di andare dal parrucchiere, sono colta da sindrome pre-parrucchierale, caratterizzata da tremori capillari e capello stressato floscio e pronto all'imminente disastro.
Poi, l'allergia al parrucchiere è reciproca.
Prima cosa, cambio sempre parrucchiera.
Sempre significa che cambio parrucchiera una volta all'anno ( tale è la frequenza).
Oggi, quella nuova, mi ha dato grande sollievo, ricavando quello che vedete qui sopra dal mio rovo di capelli: un rovo di capelli quasi identico a quello di prima.
Poi mi ha guardata e mi ha detto: " I tuoi capelli, più stanno lontani dal parrucchiere, meglio stanno".