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mercoledì 14 dicembre 2016

Cibo nel vuoto


Gli animali mangiano per necessità.

Gli umani sono un sotto(non sovra)insieme degli animali, quindi anche loro mangiano per necessità, però aggiungono un sacco di altri motivi.

Un po' di tempo fa sono andata a una conferenza di uno psicologo che parlava del rapporto con il cibo, e diceva che si mangia troppo quando si sente un vuoto, che può - secondo lui - essere colmato solo da affetti, sessualità e cibo. Il più rapido e semplice da procacciarsi è il cibo, secondo una gerarchia di facilità abbastanza intuibile. Quindi chi non ha le altre due cose si riempirebbe di cibo.

Il fatto è che il cibo non colma il vuoto.
Certo, se uno ha un vuoto di qualcosa (qualsiasi vuoto esso sia, ché secondo me ce n'è una gamma che allo psicologo semplificatore fa una pippa), non può colmarlo con qualcos'altro.
Riempire il vuoto di qualcosa che cibo non è con cibo è un po' come fare benzina con la panna montata spray.

In più, se si mangia tanto, lo stomaco si dilata vieppiù, poi il cibo fluisce nei tanto estetici e desiderati depositi di adipe, e il vuoto si ingrandisce, lasciando un vuoto sempre più grande, da colmare con una sempre maggior quantità di qualcosa che non è cibo ma ci si illude che lo sia.

Insomma, mangiare per colmare il vuoto si risolve sempre in una gran cagata.

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