LE COSE CHE SCRIVO IN QUESTO BLOG SONO FRUTTO DELLA MIA FANTASIA (BACATA).
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giovedì 7 febbraio 2008

Caos calmo


La mia vita, ultimamente, è molto caos e poca calma.

Ragion per cui, appena mi sveglio, la prima cosa a cui penso è andare a correre. Tanto per mettere un po' di calma nel caos.

L'altra mattina, poi, dopo la nevicata di lunedì, c'era un sole e tutto era sclent e lusent, come diciamo noi piemonesi.

Non avevo ancora aperto gli occhi che già correvo. Il giro corto, quello in mezzo ai palazzi del centro, nell'isola pedonale, che per raggiungerla bisogna fare tre minuti di corsa in mezzo al caos disumano (e agitatissimo) di quelli che vanno a lavorare per le 8,30 o giù di lì.

Faceva un freddo pazzesco, ed ero in maniche corte: meglio un po' di freddo che sudare. Decisione: correre più veloce possibile per riscaldarsi.

Al secondo minuto di corsa, giro a tutta birra su una curva a gomito del marciapiedi, e mi accorgo che il cemento è un lastrone di ghiaccio. Mi ritrovo in volo neppure troppo pindarico, e atterro sui palmi delle mani e un ginocchio. Mentre rifletto sulla possibilità di alzarmi o meno, vedo un tipo immobilizzato, che mi osserva da lontano.

Sto un po' accucciata sul lastrone, poi mi alzo e noto con sorpresa che sono tutta intera.

Riparto di corsa.

Passo davanti alla statua di sale, che nel frattempo si è destatuificata e se ne sta tornando nella routine quotidiana.

Oltre, c'è un tipo brizzolato, che ride, ma ride, e soprattutto MI ride in faccia, con gli angoli della bocca nelle orecchie.


Stamattina ri-esco più o meno alla stessa ora.

Ripasso sull'angolo di marciapiedi incriminato.

Lo osservo.

Corro un po' oltre.

Nello stesso punto dell'altra volta, c'è di nuovo il tipo brizzolato.

Ride, ma ride, e soprattutto MI ride in faccia.


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