LE COSE CHE SCRIVO IN QUESTO BLOG SONO FRUTTO DELLA MIA FANTASIA (BACATA).
QUALSIASI RIFERIMENTO A PERSONE O FATTI REALMENTE ESISTENTI E' CAUSALE.

sabato 20 dicembre 2025

Everybody needs somebody to love

 

Al parco Michelotti a Torino c'è un'opera che pare sia d'arte, e pare rientri nell'iniziativa "Luci d'artista", ma va bene anche di giorno senza luci.  
Passandoci davanti, notte o giorno che sia, ci si imbatte, tra le altre scritte, anche in quella che dice: "EVERYBODY NEEDS SOMEBODY TO LOVE", frase già sentita, niente di nuovo. Ma capita che le frasi si sentano e non si capiscano davvero, o si capiscano solo in parte, e poi, quanto le leggi o senti dire la millesima volta, taaac, ti viene un'intuizione che ti fa scoprire una nuova sfaccettatura. 

E quindi, uno che si trova lì davanti e legge la frase per la millesima volta, potrebbe dire: "Perbacco, non mi ero mai accorto che qui non ti si dice TUTTI HANNO BISOGNO DI QUALCUNO CHE LI AMI", ma "TUTTI HANNO BISOGNO DI QUALCUNO DA AMARE". Il che è ben, ben, ben diverso. 

Diciamo che spesso nella vita uno è abituato a cercare qualcuno che lo ami, più che qualcuno da amare. Insomma, si dà molta importanza alla reciprocità, tanto che ci si concentra più su quello che provano gli altri per noi che su quello che proviamo noi per gli altri. Il che è molto difficile da verificare, perché non è che si capisca cosa passa nella mente e nel cuore degli altri, già è difficile capire quello che passa nei propri. 
Uno che ti ama potrebbe manifestarlo in un sacco di modi diversi, che tu potresti non capire nonostante autentici sforzi di empatia, che se ami qualcuno non sono nemmeno sforzi, ti vengono naturali. Ma ti viene anche naturale arrovellarti proprio sulla veridicità o natura di quell'amore altrui. I sintomi di amore possono essere molto diversi tra loro, figurarsi, siamo in un Paese con una varietà genetica pazzesca, con usanze diverse, poi se si guarda in Europa, anche se dovrebbe essere un'Unione, tenta di unire l'inconciliabile, un'accozzaglia di popoli talmente diversi tra loro che diventa impossibile, se si spazia nello spazio, capire se un europeo ci ama...un francese dimostrerà l'amore in modo diverso da un italiano e diverso da un inglese. Immaginatevi poi, spaziando ancora di più, Putin che vi ama, cosa che sembrerebbe succedere davvero in questo momento a Alina Kabaeva, che riceve manifestazioni d'amore consistenti nel relegare i figli in una residenza, che, seppur lussuosa, sa tanto di prigione. Pensate poi i sintomi di amore di uno come Trump. Un eschimese manifesterà il suo amore sfregando il suo naso moccoloso congelato contro il vostro naso moccoloso congelato, finché il calore umano scioglierà il gelo e i due muchi si fonderanno in un'orgia di scarichi nasali. 

Insomma, aver bisogno di qualcuno che ci ami è un gran casino, anche se molti ci perdono dietro la vita. 

Invece, aver bisogno di qualcuno da amare è molto meglio, se non ci si fissa in sta storia della reciprocità: uno, lo sai (forse); due, questo stato raro ti fa uscire dalla tua comfort zone, perché ti metti a fare cose che normalmente mai faresti, e le fai con una leggerezza che normalmente mai avresti, e ti distogli da tutte le preoccupazioni di routine, dal combattere le ingiustizie, dal lamentarti per il tuo lavoro. Ti viene quel PFM che ha lo stesso effetto di una sessione meditativa professionale continuativa. E lo scopo di innamorarsi non è essere ricambiati. No! E' lo stato di innamoramento, che poi chi se ne frega se dopo il "fall in love" c'è il precipitare in una voragine oscura, intanto hai avuto il tuo enorme benefit che ti ha schiodato dalla croce delle imposizioni sociali personali familiari a cui sei normalmente ancorato, anche se la croce è un po' fuori tema per il periodo natalizio.