venerdì 21 ottobre 2016
Deformazioni (?¿an?¿)elastiche
Sei lì che vivi la tua vita,
che vivi il flusso degli eventi che
bene o male
ti trascinano giù verso il naturale epilogo
a velocità irregolarmente accelerante.
Arriva un momento in cui
una puntina piantata nella collottola ti punta in un punto,
ma il tempo continua a collassarti addosso
tirando inesorabilmente verso il basso.
E tu, tu che sei puntellato dalla puntina NEL punto
non puoi far altro che essere trascinato giù ma anche rimanere su,
immobile in quel punto
non perché tu non possa
ma perché non vuoi
poterti staccare di là,
e al tempo stesso
non puoi far altro
che allungarti verso il collasso finale
in rughe deformanti
in denti che si staccano
in dalìane deformazioni di te stesso,
pur sapendo che
ad un certo punto l'elastico sarà così tirato
che,
se
IL punto non ti risucchierà su
facendoti schioccare come una fionda,
in un andare indietro del tempo
che ti ricomporrà le rughe in compatta pelle di ritorno
che ti riradicherà i denti
che ti riformerà dalle deformazioni,
allora
l'elastico si staccherà,
e di quello che eri
non rimarrà che qualche brandello,
un pezzo su,
un pezzo giù,
o non rimarrà
neppure
tanto.
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adesso scrivi anche le poesie ?
RispondiEliminaE' più prosa andando accapo. E non è affatto la prima volta
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RispondiEliminaAnd then one day you find ten years have got behind you
No one told you when to run, you missed the starting gun
And you run and you run to catch up with the sun but it's sinking
Racing around to come up behind you again
The sun is the same in a relative way, but you're older
Shorter of breath and one day closer to death
"Tutta questa vita che poi finisce, una mattina o una sera,normali come altre. Finisce, e ti ritrovi ad averla sempre scansata. Finisce con le scintille che si disperdono nell'aria, senza accendere un fuoco e senza lasciare una traccia".
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