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venerdì 17 settembre 2021

Flagello urbano elettrico

In tutte le città è stato introdotto un nuovo flagello, oltre ai preesistenti: il monopattino elettrico. 

Ok, è stato promosso come mezzo  non inquinante: del resto, con l'orizzonte temporale con cui il cittadino 3.0 ragiona, pensare allo smaltimento della batteria presume una profondità di pensiero che non fa parte del nostro tempo. Ma ragioniamo con miopia, e putiamo caso che non si inquini. Perlomeno non si inquina subito, cosa che motorini, automobili e co. fanno. 

Veniamo alla sicurezza. In assoluto sembrerebbe un mezzo sicuro.
Questi sono gli incidenti in Italia nel 2021:

Io, sul monopattino, ci sono salita e mi sento più tranquilla sulla mia fedele bicicletta. A parte la padronanza nella guida del mezzo, che dipende certo dall'esperienza, sul monopattino c'è pur sempre essere umano sparato ai 25 all'ora su una base su piccole ruote. Bisognerebbe osservare i valori qui forniti su una base di dati omogenei, ma chi usa la statistica per convincere qualcuno non lo fa quasi mai.
Quante macchine hanno circolato nel 2021 in Italia? Quante biciclette? Quanti monopattini?
Certo, il fatto che Morgan e molti altri (ma soprattutto Morgan) si siano capottati non viene considerato statisticamente rilevante come il dato sui decessi. Del resto, hanno avuto quasi tutti culo e non sono nemmeno morti, a parte uno. 
Dal grafico non emerge nemmeno un altro dato: quanti incidenti e morti di gente su altri mezzi è stata causata da qualche monopattinaro elettrico, insinuatosi e sfrecciato in luoghi che noi umani non potremmo nemmeno immaginare fino a pochi secondo prima dell'impatto, con la destrezza che solo i giovani incoscienti possono manifestare, mentre armeggiano tra Tiktok e Instagram durante la guida dei suddetti mezzi. Spesso costoro lasciano dietro di sé una scia di morti e incidenti che ignorano totalmente, perché, nei numerosi casi in cui scampino all'impatto con la tipica fortuna del principiante,  l'attenzione, come in ogni momento della loro vita, è catalizzata al 95% dall'uso compulsivo dello smartphone.

Ma il punto che mi sta VERAMENTE  a cuore è questo: perché armarsi di monopattino per effettuare spostamenti che si potrebbero fare tranquillamente con una bicicletta muscolare o con un monopattino a spinta umana? Perché c'è gente che, armata di borsone, va in palestra con il monopattino, e poi magari si mette a pedalare sulla cyclette? 
E' forse per non sudare? Per arrivare in palestra puliti e profumati e attivare le ghiandole sudoripare solo negli indumenti predestinati al duro incarico di assorbire liquidi maleodoranti? 

Insomma, per riassumere: il monopattino elettrico 
  • potrebbe essere inquinante, 
  • spinge a una pigrizia estrema perché la gente pigra che lo usa non fa nemmeno quei quattro passi che farebbe dal parcheggio di un altro mezzo al luogo da raggiungere, 
  • ha una pericolosità da definire, ma che sarà chiara solo tra un po' di tempo. 
  • E costa molto caro.
Ma compratevi a 50 € un bel catorcio di bici in qualche mercato, ché non inquina per nulla, vi tenete in forma a gratis e la pericolosità del mezzo è già completamente confermata. 

Andate sul sicuro, rischiate la vita su un mezzo centenario!

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