LE COSE CHE SCRIVO IN QUESTO BLOG SONO FRUTTO DELLA MIA FANTASIA (BACATA).
QUALSIASI RIFERIMENTO A PERSONE O FATTI REALMENTE ESISTENTI E' CAUSALE.

domenica 23 settembre 2018

Raccolta punti-uomo

Uno nasce con una sua dotazione iniziale, che è diversa da quella iniziale di tutti gli altri, sia per qualità sia per quantità.

Concediamo e non ammettiamo che questa dotazione si possa indicare con un numero: ci sarà qualcuno che nasce 100, qualcun altro 256, qualcun altro - 10, qualcun altro ancora -345.

Non lo ammettiamo perché ci vorrebbe un dio onnipotente ed onnisciente, in grado di dare i numeri come solo un dio sa darli, e non è mica detto che questo dio esista, che sappia farlo, che basti essere un dio per fare ciò, e avanti così, con i dubbi della vita e dell'ultravita.

Questo punteggio, infatti, sarebbe veramente un gran casino.
Quanti punti toglie avere un handicap fisico?
E mentale?
E emotivo?
E sociale?
Quanti ne aggiunge avere delle capacità fisiche?
E mentali?
Ed emotive?
E sociali?
Il punteggio a cosa dovrebbe essere legato?
All'efficienza?
All'efficacia?
Al rapporto tra efficienza ed efficacia?
Alla felicità?
Se uno ha tanti punti intelligenza ha più chance di essere felice?
O forse felicità e intelligenza sono indirettamente proporzionali?
O sono scollegate?
Quanto va a influire sul punteggio originario e attualizzato il fatto di avere un buon carattere ottimista?
E quanto quello di avere un brutto carattere pessimista?
La felicità è davvero qualcosa di assoluto, o è relativa?
Sarà più felice qualcuno che non ha un tubo e a cui ad un certo punto danno un'unghia di qualcosa che non aveva, o uno che ha quasi tutto e a cui tolgono un'unghia di qualcosa che aveva?
Meglio l'utilità marginale di un'unghia in più ottenuta da chi ha tutto o una della stessa guadagnata da chi non aveva nulla?

E poi, cosa si va a mettere nel paniere del punteggio? Che aggregato formerà il valore di un uomo? E' già un casino con il PIL, figuriamoci con gli uomini.

C'è poco da fare, non possiamo assolutamente ammettere, ma nemmeno concedere che un punteggio possa definire una persona, né alla nascita, né dopo.
E' troppo difficile.
Forse anche un dio avrebbe certe difficoltà.
Probabilmente anche un Dio,
addirittura un DIo,
e perfino un DIO.
Figurarci se posso farlo io.

3 commenti:

  1. Forse è molto questione anche di "illusione ottica"...per fare un esempio, quanti artisti, divi, ecc., che partono in apparenza con una dotazione eccezionale, poi vivono grandi infelicità? Il "velo di Maya" ammanta tutto e ci fa apparire che sia quel che poi non è...ma dico, ultimamente proprio argomentini semplice, semplici, eh? :-)

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  2. Beh, non so se squarciare il velo convenga...dipende dal tessuto e dal valore....se no meglio venderlo integro su ebay

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  3. Il velo è assai difficile da squarciare, il tessuto ce lo portiamo appiccicato addosso...se lo metti in vendita su ebay sarà difficile venderlo, perché tutti nascono che ce l'hanno già indosso :-) bisogna trovare un fesso (o saggio) che ne voglia due :-)

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