LE COSE CHE SCRIVO IN QUESTO BLOG SONO FRUTTO DELLA MIA FANTASIA (BACATA).
QUALSIASI RIFERIMENTO A PERSONE O FATTI REALMENTE ESISTENTI E' CAUSALE.

domenica 8 ottobre 2017

L'equilibrio è questione di


Stare vicino alle persone è una questione di equilibri e baricentri.

C'è chi, appena si approccia a qualcuno, gli si butta addosso, arpionandolo stile attacco dei pirati, e sbatte il proprio baricentro fuori da sé, perché tanto vede che c'è l'altro a fargli da perno.
Poi può capitare che l'altro si sposti, e spesso si sposta proprio, se ritiene non piacevole ricevere un attacco di pirati.
Aggiungerei che colui che ha tendenza a gettarsi, privo del proprio centro di gravità, sugli altri, spesso amplifica il suo comportamento per placcare gli sfuggenti.

Poi ci sono gli sfuggenti. Sfuggenti di natura, sfuggenti perché sono stati male, sfuggenti perché sfuggiti, sfuggenti perché arpionati.

Ci sono quelli che si costruiscono una campana, così da non doversi più dar da fare a sfuggire, protetti da una cupola isolante, che ognuno, in base alle sue conoscenze architettoniche e merceologiche, edifica più o meno solida, più o meno ancorata su un terreno più o meno scivoloso.

Se uno ha la tendenza a vedere il rapporto come un arco a tutto sesto dove il punto di incontro è il cervello della volta, riesce a realizzarlo appieno solo se anche l'altro lo concepisce in questo modo. Certo, un contatto del genere non ha nulla a che vedere né con l'arpionaggio pirata, che è proprio un gettare il proprio punto di equilibrio il più lontano possibile dal baricentro, né con fughe, né con campane di vetro, seppur queste ultime siano le più sterilmente simili a un punto d'appoggio, tanto più pericoloso quanto più poggiano su un terreno scivoloso o sono fragili e soggette allo sminuzzamento in tante schegge taglienti.

C'è poi chi sta in piedi da solo, non si appoggia e non fugge, a meno che qualcuno non si appoggi a lui e gli dia fastidio, innescando una fuga e facendolo rientrare nella casistica di cui sopra.
Se c'è qualcuno che gli si avvicina stando in piedi, bene.
Dipende poi da un sacco di fattori quanto chi si avvicina può permettersi di prendere contatto.
Basta che non vada a toccare il suo equilibrio personale, che sta bene solo individualmente in quanto, appunto, personale.
Se nessuno gli si avvicina, bene lo stesso.

C'è un modo migliore per stare con gli altri?

Non si capisce.

Due pirati sbaricentrati in pieno, se dotati di buone capacità acrobatiche, possono stare in equilibrio reciproco vite intere.
Uno che sta in piedi da solo può vivere una vita per mano a qualcuno che sta a sua volta in piedi da solo, ma anche capire che preferisce starsene nel proprio equilibrio, provando fastidio anche se qualcuno lo sfiora appena. E poi c'è tutta una gamma di mezzo.

Non c'è regola, non c'è procedura.
Per questo si tenta e sbaglia spesso, e non si può quasi mai fare CTRL+Z.
Si può solo andare avanti e
sperare
in un
gigantesco
colpo
di
fortuna.

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