LE COSE CHE SCRIVO IN QUESTO BLOG SONO FRUTTO DELLA MIA FANTASIA (BACATA).
QUALSIASI RIFERIMENTO A PERSONE O FATTI REALMENTE ESISTENTI E' CAUSALE.

giovedì 22 settembre 2016

Tiranno tempo - libero


Il tempo libero è un'entità cangiante da persona a persona e da epoca a epoca.
E' un mostro che si gonfia e si sgonfia manco avesse respiro proprio, acquista sfumature di nero (non cinquanta) e di bianco con tutte le tonalità che stanno nel mezzo.

Quando sei piccolo, a parte che, come è convintissimo Carofiglio (ma anche io, vedendo cosa mi succede man mano che mi incartapecorisco), il tempo è molto più dilatato, hai un sacco di tempo libero. A circa sette anni feci sul mio blog cartaeo (un diario su cui scrivevo le mie teorie) uno studio scientificissimo del tempo libero dei bambini dimezzando via via un quadrato raffigurante l'intera giornata. Già, nonostante la dilatazione e il non dover far quasi nulla in casa, ero angosciata dal fatto che otto ore dovessi passarle a dormire, altre a mangiare (era tempo occupato per me, all'epoca), altre ad andare a scuola e fare i compiti, per non parlare dell'accompagnamento di mia madre a fare commissioni per me oltremodo stupide per gran parte del pomeriggio. In soldoni, avevo dedotto che il tempo libero di noi (ora loro) bambini fosse 1/16 della giornata.
Crescendo il tempo libero, ammesso che sia 1/16 della giornata, normalmente diminuisce.
Il periodo del Liceo è una voragine, in cui si riduce tantissimo o, alternativamente, le rimandature e bocciature dilagano.
Quando si inizia a lavorare, paradossalmente, la situazione migliora, perché almeno a casa non si deve studiare. Ma poi si fanno cose ammazzatempo, tipo sposarsi fare figli.

C'è chi, saggiamente, non lo fa.

C'è chi, saggiamente, decide di fare il prof, magari di sostegno.
Si apre davanti a lui una quantità tale di tempo libero, soprattutto se prima aveva fatto altri lavori, meglio se due o tre insieme incastrati tipo Ravensburger, magari studiando per corsi e concorsi vari, che non gli par vero.

Tutto subito si dice che, mentre prima assaporava così tanto il poco tempo libero che aveva, adesso lo svaluterà.

E invece no.

E' come quando ti fai l'operazione per la miopia.
Dal primo istante in cui non hai più gli occhiali è come se non li avessi mai avuti. Se ti guardi indietro non credi a come tu possa aver vissuto decenni schiavo di lenti e lentine congiuntivizzanti.
Allo stesso modo, dall'attimo in cui sei tempoliberato, ti pare che l'unica vita possibile sia quella.

Annoiarsi? Ma figurarsi.

Ci sono così tanti libri da leggere, film da vedere, passeggiate da fare, persone da frequentare, sport da praticare, pensieri da pensare che potresti avere venticinque ore al giorno libere e non ti annoieresti.

Poi, di colpo, qualcosa ti corrode un po' del tempo che hai.
Un marito/moglie.
Un figlio.
Un cambiamento nel lavoro.

Finché sei giovane, puoi.
Giochi sulle dilatazioni.

Ma dopo una certa età, no, non puoi più.

Il tempo ti collassa addosso nel suo restringimento,
le giornate passano in due orette,
il tuo tempo libero non basta nemmeno adesso a fare tutto quello che facevi prima,
pur avendone in quantità relativamente enormi.

No,
non puoi sposarti
non puoi fare figli
non puoi lavorare di più.

Il tempo
(libero)
è tiranno.

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