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QUALSIASI RIFERIMENTO A PERSONE O FATTI REALMENTE ESISTENTI E' CAUSALE.

giovedì 28 aprile 2016

Cicli di vita sovrapposti in strati sfasati


Il Marketing ci insegna che un prodotto ha una curva di vita più o meno parabolica.

Un prodotto, si sa, è un oggetto, però, anche se noi siamo esseri viventi muniti di anima, cuore, cervello, sangue che gira, polmoni che si riempiono e svuotano d'aria, abbiamo un ciclo di vita abbastanza simile a questo:

Appena nati siamo delle specie di nullità, nel senso che non sappiamo un tubo, abbiamo un abbozzo di istinto che è talmente abbozzato da far sì che senza i genitori moriamo.
Poi, pian pianino, cresciamo e diventiamo sempre più performanti, ognuno con un massimo di altezza diverso rispetto all'asse delle ordinate (in cui al posto delle vendite ci sarà il valore umano), con curvatura più o meno pronunciata, il tutto in base a criteri del tutto slegati da logica, merito o considerazioni legati a un vago concetto di giustizia che avvelena le menti appena sopraggiunge la possibilità di pensare.
Invariabilmente, però, per quanto si salga, prima o poi si scenderà anche. Corpo obsolescente, cervello spoglio di neuroni come un albero stecchito che si staglia contro il grigio cielo novembrino. Il prodotto può essere rivitalizzato, l'uomo non molto. Si può mettere una pezza: tirare la pelle, la donna si può mettere due airbag in silicone al posto delle tette (nel senso che loro se ne sono proprio andate, dove non si sa), il cervello proprio no, al massimo si può tenere in allenamento sempre, ma rivitalizzare a 80 anni no. Se è andato, è andato. Non c'è cerebrochirurgo che regga.

Il fatto è che, dato che gli uomini amano riprodursi, ci sono più parabole che si sovrappongono in una famiglia. Quando due genitori hanno un figlio, loro sono (si spera) verso il massimo, o perlomeno in salita, il figlio è a zero.
Questo fa sì che, per quanto poca pendenza ci sia nella loro salita, per quanto basso sia il massimo rispetto all'asse delle ordinate, per il figlio loro saranno dei miti, perché lui sarà come la mosca nella bottiglia di La Capria. Vedrà solo loro, e loro saranno il suo modello.
Quindi, per lui, solo per lui, loro saranno dei fighi megafighi supereroi quasi come quello che chiamavano Jeeg Robot.
Anche se viene pestato a sangue, sono loro i riferimenti, e in fondo crederà che pestarlo a sangue sia l'idea migliore. 
Se non lo pestano neanche talmente poco se ne occupano, va ancora peggio.

Poi la mosca, spesso e auspicabilmente, riesce a uscire dalla bottiglia, si guarda intorno, si documenta, vede che i suoi genitori fanno cose assurde tipo votare Renzi, in ragione delle quali il modello si incrina, s'affloscia, e poi, prima o poi, crolla miserabilmente o si assesta su livelli più bassi rispetto all'ordinata in base di quel punto della parabola del figlio stesso. Ciò per consolidare il fatto che la specie sia in evoluzione (magari non capìta dagli avi per via della velocità e diversità di abilità rispetto al passato) e siamo pur sempre nani sulle spalle dei giganti, e quindi ci venga più facile andare un po' più su.
E così, la parabola dei genitori vista dai figli prima sale molto di più o si trova decisamente più su del reale, poi raggiunge apici irreali, quindi crolla assai più in fretta di quanto non lo faccia quella effettiva.
Della supremazia del genitore rispetto a tutto il resto del mondo rimangono solo le turbe derivate dall'immancabile scostamento tra l'idea che aveva il figlio di loro nell'età della sragione e la realtà.
Quanto più è ampia la forbice
tanto più traumatizzati sono i figli.
Che poi crescono e diventano a loro volta
(quasi sempre) adulti
a volte (tante) perfino genitori.
Comunque è bello dare la colpa di tutto ai genitori ormai obsoleti e rinsecchiti.
Scarica un sacco e fa risparmiare un sacco di soldi dallo psicologo.
Che, a sua volta,
darà la colpa ai rinsecchiti e obsoleti genitori.
Ma si farà pagare.
Con i soldi dei genitori.
Ché i giovani d'oggi mica li hanno, i soldi per pagarsi lo psicologo.
E se se li fanno dare dai genitori,
si sa,
non funziona.
Se invece pagano di tasca propria,
si sa,
non funziona neppure. 

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