LE COSE CHE SCRIVO IN QUESTO BLOG SONO FRUTTO DELLA MIA FANTASIA (BACATA).
QUALSIASI RIFERIMENTO A PERSONE O FATTI REALMENTE ESISTENTI E' CAUSALE.

venerdì 27 dicembre 2013

I funghi nel dehors delle pizzerie


ti va in ebollizione il cranio
ti si staccano i piedi dal gelo

fa piacere mangiare a dicembre nei dehors delle pizzerie

(dedicata a TheBoz)

mercoledì 25 dicembre 2013

Canto di Natale



Quest'anno vi auguro buon Natale con il racconto pià classico e conosciuto sull'argomento.
Visto e rivisto, citato e ricitato, in questo periodo in cui pare che perfino il Natale sia occasione di litigio e malumori, in questo periodo in cui la crisi fagocita tutto, beccatevi questo: 

http://www.mymovies.it/film/2009/achristmascarol/
 

Strofa Prima



Lo spettro di Marley



Marley, prima di tutto, era morto. Niente dubbio su questo. Il registro mortuario portava le firme del prete, del chierico, dell'appaltatore delle pompe funebri e della persona che aveva guidato il funerale. Scrooge vi aveva apposto la sua: e il nome di Scrooge, su qualunque fogliaccio fosse scritto, valeva tant'oro. Il vecchio Marley era proprio morto per quanto è morto, come diciamo noi, un chiodo di porta.

[cit. Charles Dickens]

lunedì 23 dicembre 2013

Buon umore: causa o effetto?

Quando uno si ritrova un male fisico o psicosomatico, la prima cosa che gli viene da fare è innervosirsi e azzerare il buonumore.
Ma, soprattutto nel caso di malattie psicosomatiche, pare che se uno azzera il buonumore, allora la malattia peggiori.
Ergo, se stiamo bene siamo liberi di essere di buono o cattivo umore, ma se stiamo male è essenziale, per guarire, essere contenti.
Insomma, bisogna essere contenti perchè si sta male!
E' quasi un obbligo, a costo di peggiorare la situazione fisica!
E così, il buon umore, da effetto di una situazione favorevole (se sto bene sono di buon umore), diventa causa di una situazione favorevole (se sono di buon umore sto bene), in assenza della quale si sta male.
Insomma, è tutt'un circolo virtuoso o vizioso, per cui regolatevi.
Del resto, imparare a controllare artificiosamente i propri stati
d'animo è risaputamente un gioco da ragazzi.

venerdì 20 dicembre 2013

Scale o ascensore?


Le scale, si sa, sono faticose a salirsi, e anche a scendersi, soprattutto se sono alte e strette.
Però, quando uno è sulle scale è pienamente padrone degli eventi. Può fermarsi, tornare indietro, accelerare, rallentare. Insomma, decide da sè.

Con l'ascensore, invece, è tutto più semplice. Sali, schiacci un bottone e lui ti porta dove vuoi andare. Ma tu non decidi niente. Decide lui.

domenica 15 dicembre 2013

Albatri monoalati

Cisono alcune coppie che girano con quelle magliette con su disegnate un'ala l'una, recanti la famosa frase: "Siamo angeli con un'ala sola, solo insieme possiamo volare".
Romantica. Romanticissima.
Una bellissima immagine.
Evocativa.
Ecco, per esempio, a me evoca l'ancora.
Non quella della nave, quella degli impianti sciistici.

Avete presente quando uno arriva in una stazione un po' antica, che non solo ha ancora gli skilift, ma ha addirittura le ancore?
Per chi non lo sapesse, si tratta di skilift da genovesi, che, per risparmiare, vogliono caricare due persone invece che una, ma senza spendere i soldi che necessiterebbe l'installazione di una seggiovia. E così, uno deve sedersi su un lato dell'ancora, l'altro sull'altro.
Ecco, di solito il risultato è che ci si sfracella, perchè o si è proprio alti uguale e pesanti uguale, oppure il supporto inizia a roteare incontrollato. Solitamente si finisce con la faccia nella neve, spesso beccandosi l'ancora sul cranio.
Ecco, la stessa cosa deve succedere con le ali. Se siamo tutti con un'ala sola, lasciando stare gli angeli, ognuno avrà un'ala della sua misura. In più ognuno avrà i suoi ritmi, il suo allenamento. Insomma, sarà ben difficile trovare due che abbiano ali simili o che le sbattano allo stesso ritmo, in modo da poter volare decentemente.
Chi ce la fa, se la goda.
Chi non ce la fa, consideri che volare con ali diverse che sbattono con ritmi diversi dev'essere ancor più difficile che andare sull'ancora. Almeno lì, se ci si sbilancia, si cade nella neve. Qui si precipita.
E allora, magari, quando si rischia di schiantarsi per non aver trovato l'altro con l'ala giusta e il ritmo giusto, è meglio starsene a barcollare da soli goffamente come albatri che trascinano l'inutile ala.
Almeno, se si cade, si cade dal basso.

venerdì 13 dicembre 2013

Alcol e intelligenza


Le ricerche sono strane.
Dicono che da una ricerca le persone più intelligenti sono quelle che bevono più alcol.
Ma come mai?
Poi, intelligente sta per persona che sa risolvere giochini logici et simila.
Non persona che tiene alla propria pelle.
Forse tenere alla propria pelle è segno di scarsa intelligenza.
Forse è meglio risolvere giochini logici e essere dei kamikaze.
In ogni caso, se di alcol non si muore, ci si fa fuori un po' di neuroni.
Magari la nautura umana ci vuole dementi.
Ragion per cui, se non lo si è di natura, ci pensa lei immettendoci un cromosoma chiamato "voglia di alcol" o "voglia di droga" o qualcos'altro che ci porti a fare qualcosa che riduca drasticamente il nostro numero di neuroni, riconducendoci a essere
quelli che siamo
in Italia
in media
da un bel po' di tempo.

mercoledì 4 dicembre 2013

Shock altrogenerazionale

Ultimamente, per cose che non posso svelarvi ma che spero di potervi svelare con tutto il contorno, sto facendo ricerche sulla droga.
Pensavo fosse più facile trovare certe cose, meno altre.
La cosa che mi ha spiazzata è stato trovare miriadi di siti in cui dorgati vari si scambiano consigli nei forum tranquillamente. E si tratta spesso di utenti adolescenti, tipo qui. Insomma, vai su un sito tipo girlpower e pensi che si parli delle solite cose, rapporti tra adolescenti , uso del preservativo, domande del tipo se si rimane incinte con un bacio, insomma cose "alla Cioè", che noto stupefatta essere sopravvissuto al passaggio generazionale con tanto di sito. Invece ti ritrovi a leggere di ragazzine che parlano di brown sugar, cobret, tagli.
Uno può anche lavorare alle superiori, può sentire che gli studenti sono convinti che il 99% dei ragazzi si droghi, può anche aver letto articoli e visto servizi televisivi sull'alto consumo di droghe tra i giovani, ma pensa che comunque si parli di qualche canna.
Poi va a cercare l'eroina in internet e gli si apre uno squarcio nelle convinzioni altrogenerazionali che ha.

Dopo un po' capita su siti di chi fa recupero, e si trova un sito di questo tipo.


 Quelli che hanno recuperato appaiono tutti belli, aitanti, sorridenti, insomma dei modelli. Ma perchè non mettere un po' di foto di quelli che hanno (forse) recuperato per davvero?
E se sono realmente questi, mi scuso per la malafede e faccio i complimenti davvero all'associazione.
Le ragazzine di girlpower penseranno di sicuro che drogarsi è bello, così poi si va al centro di recupero e si esce fotomodelle.

lunedì 2 dicembre 2013

Non ci resta che piangere sul panino pagato (poco)


L'altro giorno sono passata davanti a questo cartello a Genova.
Sotto si legge che il panino costa 1 €.
Dopo un po', però, hanno incollato un bollino con su scritto 90 centesimi.
Non c'erano manco più i soldi per stampare una nuova locandina con il prezzo ulteriormente diminuito.
E meno male che il Big Mac Index considera tutta l'UE per fare le sue classifiche, altrimenti l'Italia sarebbe, come al solito, sotto l'Uruguay.
Poi sono passata in piazza della Vittoria, dove Grillo voleva che tutti gli italiani avessero internet gratis...internet non so se l'avremo gratis a casa, ma di questo passo l'hamburger dal Mc Donald's sì.
E se si ha uno smartphone, pure internet.
Non so se i grillini riusciranno a darci internet gratis, ma di questo passo, se passeremo da Mc Donald's, avremo gratis, oltre che la connessione, pure i panini.