LE COSE CHE SCRIVO IN QUESTO BLOG SONO FRUTTO DELLA MIA FANTASIA (BACATA).
QUALSIASI RIFERIMENTO A PERSONE O FATTI REALMENTE ESISTENTI E' CAUSALE.

lunedì 9 luglio 2012

Il bello della montagna


Quando uno va in montagna, gli possono capitare eventi simpatici, tipo:
  • arrivare su un cumulo di rocce in mezzo alla nebbia, credere di essere in cima al monte, mettersi a mangiare rigorosamente nella nebbia, non distinguendo il cioccolato dal prosciutto, e, dopo che quest'ultima si è diradata, scoprire che la cima del monte è ancora a circa 2 ore di cammino davanti a voi, dove vi sembrava esserci l'abisso, e che voi siete seduti su un cumulo di pietre sull'orlo dell'abisso che non avevate visto.
  • scendere dalla cima del monte nella nebbia più totale, infittitasi nel frattempo, e sbagliare rigorosamente strada, perdendosi su orli di dirupi invisibili ma presenti, e finendo in valli mai visitate da essere umano perchè troppo scoscese per la conformazione bipede.
  • Dirsi che poteva andare peggio, e cercare di ritrovare la retta via a fiuto, perchè usare una cartina o un gps sarebbe da pivellini, anzi, per evitare di passare per pivellini, cartina e gps sono rigorosamente a casa.
  • Durante il fallibile fiuto, dirsi che tutto sommato va ancora bene, che potrebbe piovere. Si mette a piovere.
  • Dirsi che tutto sommato va ancora bene, che potrebbe grandinare. Si mette a grandinare.
  • Dirsi che tutto sommato va ancora bene, che potrebbero formarsi fiumi di fango. Si formano fiumi di fango.
  • Quando si arriva finalmente, trasportati dai fiumi di fango, in una valle sconosciuta ma meno scoscesa (e ci si dice che tutto sommato è ancora andata bene, che non si è morti, e in effetti non si è morti), non v'è traccia di sentier che si possa dire umano, ma solo tracce di bovini vari e suini del tipo nero peloso. Si può incontrare una mandria di bovini, che, in un posto così abbandonato da uomini, vi prenderanno per il pastore tornato a prenderli dopo decenni di abbandono, e vi seguiranno ovunque, mentre cercherete di distaccarli correndo su a caso per pendii erbosi e rocciosi e perdendovi sempre di più.
  • Voi e la vostra mandria di mucche con allegati mosche ronzanti e code e zoccoli rotanti vi ritroverete a passare varie notti in casolari abbandonati. Le mucche vi torneranno utili per il latte e come coperte, anche se un po' pesanti. Con il tempo, anche per la carne.
  • I cinghiali infesteranno i prati da voi colonizzati, ma imparerete a cacciarli, dopo esservi rotti due o tre gambe nelle colluttazioni con loro, che non capiranno la vostra presenza in codesto luogo. Purtroppo dovrete mangiarli crudi, come anche le mucche di cui sopra, perchè il giorno che vi siete persi non avevate con voi l'accendino. A volte essere fumatori fa bene. Per quanto se ne dica.
  • gli extraterrestri verranno a prelevarvi atterrando nel campo davanti alla baita in cui vivrete da giorni, mentre Chi l'ha visto diffonderà i vostri identikit in tutti i luoghi raggiungibili da essere umano. Quando vi polverizzeranno per poi riassemblarvi e studiarvi sul loro pianeta, sarete loro quasi grati. La montagna è bella, ma dopo un po' stanca.

4 commenti:

  1. ...post molto bello... se non fosse così tragicamente realistico! ...ma hai dimenticato la domanda fondamentale: quante zecche può prendere un uomo se dorme in un casolare abbandonato insieme ai cinghiali? :-(

    MDM

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  2. Se iconghiali sono dentro al casolare con lui, le zecche sono l'ultimo dei problemi.

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    1. ...beh, almeno coi conghiali si sta al caldo!

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  3. Non sapevo che i cadaveri fossero caldi!

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