LE COSE CHE SCRIVO IN QUESTO BLOG SONO FRUTTO DELLA MIA FANTASIA (BACATA).
QUALSIASI RIFERIMENTO A PERSONE O FATTI REALMENTE ESISTENTI E' CAUSALE.

lunedì 30 luglio 2012

Jazz

L'altra sera sono andata a sentire un concerto jazz di Keith Jarrett.

Ho capito perchè non ha bisogno di andare in palestra: si contorce tutto, fa addominali andando tutto indietro con le spalle, fa flessioni sulle gambe, torsioni del busto.

Insomma, si vedeva chiaramente che era quello che si divertiva più di tutti nella sala.

Alla fin fine ha forse ragione lui?

mercoledì 25 luglio 2012

Nella mente del killer

Se uno prova a mettersi nella mente di un killer di quelli che uccidono apparentemente senza motivo, di quelli che se un criminale "comune" li becca li fa fuori perchè violano perfino ogni etica crimosa, compie varie osservazioni.

Poniamo caso che ci si metta nella mente di James Holmes.


Hai, è vero, un nome bello, che potresti quasi fare il cantante, o l'investigatore, ma probabilmente sei stonato come una campana e (troppi) appostamenti ti annoiano. Granchè bello non sei, e hai anche un pene medio-piccolo, però sei intelligente. Il fatto è che a essere intelligente, uno rischia di diventare secchione. E il secchione non è molto popolare. Insomma, a parte il nome che suona bene, sei veramente un gran sfigato. Sei uno sfigato tale che nessuna ti si fila, devi perfino andare su siti come adultfriendfinder (lo scrivo, così mi aumentano le hits) per riuscire a battere qualche chiodo.

Allora, un bel giorno, decidi che il tuo nome sarà sulla bocca di tutti, che farai qualcosa di così memorabile che tutti dimenticheranno quell'agglomerato di sfiga che sei. Tutti faranno caso solo a quella cosa abnorme che farai. Tipo uccidere 12 persone e ferirne 59 in un cinema.

Lo fai.

Aspetti.

Riempi pure di trappole la tua casa, onde evitare che qualcuno scopra che per battere chiodi vai su adultfriendfinder, che ce l'hai piccolo e che sei un gran secchione.

E che accade?

Che diventi famoso, sei sulla bocca di tutti, ma più che dire che hai ucciso12 persone e ne hai ferite 59 in un cinema, si indaga sulla tua psiche, soprattutto sul fatto che per battere chiodi vai su adultfriendfinder, che ce l'hai piccolo e che sei un gran secchione.

Insomma, la tua sfiga diventa planetaria.

E pure sugli oscuri blog letti da due persone in croce, oltre che sui giornali di tutto il mondo, appare che vai su adultfriendfinder, ce l'hai piccolo e sei un gran secchione.

lunedì 23 luglio 2012

Quando uno pulisce il frigo


Quando uno pulisce il frigo poi è come se il mondo intorno cambiasse. In realtà cambia solo il frigo, ma tant'è. Basta quello perchè ogni volta che si afferra uno yogurt, una birra, un pacco di prosciutto, ci si senta destabilizzati, in una dimensione non propria, in un altro mondo dove tutto è più nitido, come quando esce il vento e tutto diventa vicino e con i contorni definiti pur rimanendo quello che era prima.

Per provare questa ebbrezza libidinosa, però, vi avverto, è importante pulire il frigo una volta ogni 2 anni. E badare bene a versarvi dentro liquami appiccicaticci senza mai lavarli.

Controindicazione: i tempi di pulizia del frigo, che variano dalle 12 alle 48 ore, e richiedono strumentazioni trecniche adeguate (martelli pneumatici, liquidi corrosivi maneggiati con cura per non liquefare il frigo, ecc).

giovedì 19 luglio 2012

Sondaggio


Chi desidera che io scriva ancora su questo blog, commenti questo post.
Intenderò che tutti i non commentatori vogliano che smetta.

giovedì 12 luglio 2012

Gelati vegetali


C'è questa questione dei grassi vegatali nei gelati che mi scompiffera.
Ho letto un po' di tempo fa un servizio su Altroconsumo sui gelati artigianali, come al solito piuttosto superficiale e pieno di inesattezze, ma stimolante la curiosità.
Dato che la mia curiosità sui gelati è stimolata più o meno dal giorno della nascita, mi sono messa a leggere tutte le tabelle ingredienti dei gelati artigianali di Torino, che non era stata interessata dal sondaggio di Altroconsumo.

Ma qui serve una premessa di vitale importanza.

Se siete lettori accaniti del mio blog (???) ben (???) ricorderete (???) questo post, e quest'altro, e quest'altro ancora.
Tutto ciò per dimostrarvi che io queste cose ve le dico dal lontano 2007, quando ancora tutta la gente credeva che grasso vegetale fosse bello, perchè la parolina vegetale era magicamente vettore di vendite, oltre che di colossali risparmi per i produttori. Io già ve lo dicevo, che mangiarsi degli alimenti con grasso vegetale equivaleva più o meno a scuoiare una balena e suggerne il grasso sottocutaneo, oppure a spararsi in bocca il lucido da scarpe a base di grasso di renna forzatamente ingrassata con gli imbuti stile canard. Ma voi non leggevate il mio blog e ora avete i grassi vegetali che vi escono dalle orecchie. Ebbene sì, non è cerume, sono grassi vegetali. Se andate alla Ferrero magari vi assumono come componenti della catena di montaggio del Ferrero Rocher.
Io, invece, saggiamente, è dal 2001 che SO. Non ve l'ho scritto nel 2001 perchè il blog ancora non esisteva. Dal 2 febbraio all'11 aprile 2007 ho esitato perchè volevo tenere il segreto tutto per me, in modo da essere l'unica donna sulla faccia della terra senza cellulite. Ma poi ho visto che la cellulite l'avevo lo steso, così ho fatto outing in favore della scienza.
Il fatto è che, nonostante avessi eliminato tutti gli alimenti con grassi vegetali dai miei acquisti, continuavo ad avere questa maledetta cellulite. Eppure era ormai chiaro che, a parte tutti i sorvolabili malanni fisici provocati da questi grassi, tipo la morte, l'equazione della svolta fosse:

GRASSI VEGETALI + CORPO DELLA DONNA = CELLULITE

Era stata durissima eliminare quei 4 kg di biscotti al giorno, di qualunque marca fossero. Mangiavo solo più palettes bretonnes 98% di burro. Perfino i biscotti pur beurre danesi in realtà spesso contengono il 2% di burro e il 90% di grassi vegetali. La Nutella si tiene su con i grassi vegetali. Ho dovuto sostituirla con la Crema Novi, che costa il triplo ed è buona la metà. Per fortuna non sono una lattante con una madre prosciugata dal latte, perchè il latte in polvere è grasso vegetale puro con dentro incastonati quintali di vitamine adatte alla crescita del piccolo. Che potrebbe morire d'infarto con le arterie occluse dal grasso vegetale prima di dire "A". Ma, più grave ancora, se sarà una bimba, avrà la cellulite prima di dire "Beh". Miliardi di carriere come veline saltate.

In ogni caso, tornando a me, avevo eliminato tutti questi grassi, e la sofferenza maggiore era stata lo scoprire che tutti i gelati confezionati o quasi, a parte quelli che per comprarli serve aprire un mutuo, contengono massicce dosi di grassi vegetali. Al che, fiduciosa negli artigiani, dal 2001 a oggi ho consumato soltanto gelati ARTIGIANALI. Essendo una buona forchetta, anzi un buon cucchiaino, per non dire altro, ho mangiato quintali di gelati artigianali.

A Torino, il mio preferito era il Roma già Talmone, che ha gelati cremosissimi, e poi è una pasticceria con tutti i crismi e carismi. Non so quanto del loro gelato mi sia scofanata.
Ora che vivo a Venaria, però, per comodità, ho fatto andare da maggio a oggi quella quarantina di tessere da dieci gelati alla gelateria Gelis di piazza dell'Annunziata, dicendomi che, anche se non è proprio Talmone, avendo gelato artigianale di certo non può usare grassi vegetali.
Dopo aver letto Altroconsumo, però, sono andata a cercare gli ingredienti.
Orrore.
Ricetta base: grassi vegetali al terzo posto (ché l'ordine degli ingredienti dev'essere per legge dal più al meno abbondante).
Paste di aggiunta: grasso vegetale in pole position.
Insomma, questi gelati tengono insieme per il rotto del grasso vegetale.
Con un rigurgito di vomito, mi sono messa a declamare davanti ai clienti, sventagliando la tabella ingredienti, che i gelati di Gelis sono una porcheria. E, a dirla tutta, scrivendo questo post, continuo a sventagliare. Ma chi mi leggerà a Venaria? Nessuno, nemmeno il mio ragazzo. Gelis è salva. Pure lui continuerà a fare tessere lì.
Ma non finisce qui.
Vado a Torino, colta da crisi di astinenza da gelato.
Mi precipito da Talmone.
Scena pietosa con solo 3 tipi di gelato alle 9 di sera, dall'apparenza semisciolta.
Per rinfrancarmi, decido di prenderlo lo stesso, ma prima leggo la tabella ingredienti.
Raggelamento.
Da Talmone non solo i gelati hanno il grasso vegetale in prima linea, ma addirittura usano la polvere di olio di cocco. Una porcheria che non avevo ancora mai sentito. Già usi un grasso dannosissimo ed economicissimo, devi pure tenerlo in polvere? Ho avuto l'immagine di bidoni e bidoni di polvere di olio di cocco accatastati nelle celle sotterranee della pasticceria, e ho girato i tacchi.
Girando i tacchi, sono arrivata davanti a Grom. Grom non mi è mai piaciuto. Standardizzato, con la sua coda di gente fin fuori dal negozio, i suoi negozi ormai sparsi dappertutto.
Leggo gli ingredienti.
Ok.
D'ora in poi sempre da Grom.

E' vero che nella vita si può morire anche per cause diverse dai grassi vegetali, ma se dovessi mai ammazzarmi in misteriose contingenze, perlomeno ci lascerò le piume con poca cellulite e farò bella figura nella bara.
Ho già scelto il costumino sgambato.

lunedì 9 luglio 2012

Il bello della montagna


Quando uno va in montagna, gli possono capitare eventi simpatici, tipo:
  • arrivare su un cumulo di rocce in mezzo alla nebbia, credere di essere in cima al monte, mettersi a mangiare rigorosamente nella nebbia, non distinguendo il cioccolato dal prosciutto, e, dopo che quest'ultima si è diradata, scoprire che la cima del monte è ancora a circa 2 ore di cammino davanti a voi, dove vi sembrava esserci l'abisso, e che voi siete seduti su un cumulo di pietre sull'orlo dell'abisso che non avevate visto.
  • scendere dalla cima del monte nella nebbia più totale, infittitasi nel frattempo, e sbagliare rigorosamente strada, perdendosi su orli di dirupi invisibili ma presenti, e finendo in valli mai visitate da essere umano perchè troppo scoscese per la conformazione bipede.
  • Dirsi che poteva andare peggio, e cercare di ritrovare la retta via a fiuto, perchè usare una cartina o un gps sarebbe da pivellini, anzi, per evitare di passare per pivellini, cartina e gps sono rigorosamente a casa.
  • Durante il fallibile fiuto, dirsi che tutto sommato va ancora bene, che potrebbe piovere. Si mette a piovere.
  • Dirsi che tutto sommato va ancora bene, che potrebbe grandinare. Si mette a grandinare.
  • Dirsi che tutto sommato va ancora bene, che potrebbero formarsi fiumi di fango. Si formano fiumi di fango.
  • Quando si arriva finalmente, trasportati dai fiumi di fango, in una valle sconosciuta ma meno scoscesa (e ci si dice che tutto sommato è ancora andata bene, che non si è morti, e in effetti non si è morti), non v'è traccia di sentier che si possa dire umano, ma solo tracce di bovini vari e suini del tipo nero peloso. Si può incontrare una mandria di bovini, che, in un posto così abbandonato da uomini, vi prenderanno per il pastore tornato a prenderli dopo decenni di abbandono, e vi seguiranno ovunque, mentre cercherete di distaccarli correndo su a caso per pendii erbosi e rocciosi e perdendovi sempre di più.
  • Voi e la vostra mandria di mucche con allegati mosche ronzanti e code e zoccoli rotanti vi ritroverete a passare varie notti in casolari abbandonati. Le mucche vi torneranno utili per il latte e come coperte, anche se un po' pesanti. Con il tempo, anche per la carne.
  • I cinghiali infesteranno i prati da voi colonizzati, ma imparerete a cacciarli, dopo esservi rotti due o tre gambe nelle colluttazioni con loro, che non capiranno la vostra presenza in codesto luogo. Purtroppo dovrete mangiarli crudi, come anche le mucche di cui sopra, perchè il giorno che vi siete persi non avevate con voi l'accendino. A volte essere fumatori fa bene. Per quanto se ne dica.
  • gli extraterrestri verranno a prelevarvi atterrando nel campo davanti alla baita in cui vivrete da giorni, mentre Chi l'ha visto diffonderà i vostri identikit in tutti i luoghi raggiungibili da essere umano. Quando vi polverizzeranno per poi riassemblarvi e studiarvi sul loro pianeta, sarete loro quasi grati. La montagna è bella, ma dopo un po' stanca.

mercoledì 4 luglio 2012

Piccoli e grossi


Quando si è un piccolo e un grosso,
il grosso che ha torto difficimente verrà schiacciato dal piccolo che ha ragione,
mentre
il piccolo che ha ragione facilmente potrà essere schiacciato dal grosso che ha torto.

lunedì 2 luglio 2012

Fasi


C'è un momento in cui si fanno le cose senza sapere di non conoscerle,
un altro in cui si pensa di conoscere le cose che però non si possono più fare.
In realtà non si conoscono nemmeno dopo, perchè è vero che si ha l'esperienza,
ma il cervello è andato ormai in fumo,
e "per tal ragione
si nasce senza esperienza,
si muore senza assuefazione
".