LE COSE CHE SCRIVO IN QUESTO BLOG SONO FRUTTO DELLA MIA FANTASIA (BACATA).
QUALSIASI RIFERIMENTO A PERSONE O FATTI REALMENTE ESISTENTI E' CAUSALE.

lunedì 31 maggio 2010

Io penso positivo


Ho letto un libro che mi ha cambiato la vita.
Il libro si intitola The secret, ed è un volumetto cartonato dall'alto prezzo specifico scritto da una certa Ronda Byrne, e, nonostante l'aspetto piuttosto marketingoso, contiene dei principi che ho sperimentato in passato senza esserne al corrente, e che, sotto certe condizioni, funzionano.
Praticamente si sostiene che pensare positivo porti avvenimenti positivi nella propria vita.
E fin qui direi che ci siamo.
Poi dice che se uno pensa "NON questo", pensa a questo, e quindi il suo pensiero attira a sè esattamento questo. Se invece pensa "quello" il suo pensiero attirerà quello. Se questo e quello sono due cose contrarie, tipo questo=finire sotto un treno e quello finire su un treno in viaggio per un bel posto, pare consigliabile pensare "voglio finire
su un treno in viaggio per un bel posto", piuttosto che pensare "NON voglio finire sotto un treno".
Insomma, si tratta di ragionare in un'ottica dell'assenza del NON.
Il che è già difficile in sè, ma non impossibile.
Una vita da Yes man.
Che poi, portata all'estremo, si vede nel film come va a finire.

E poi, il libro contiene tutti gli ambiti della vita analizzati nella logica della legge dell'attrazione.
Particolare curiosità pare dedicata al denaro, di cui a me interessa relativamente.
Se sei sicuro di dover ricevere un assegno, lo riceverai, anche se nessuno deve fartene.
Non hai mai giocato alla lotteria?
Non importa, se ti convincerai di vincere alla lotteria ti atterrerà il biglietto vincente addosso.
Tutte cose a cui è facilissimo credere e per cui è scontato perseverare nell'incrollabile fiducia che accadano.

L'altro giorno ero in macchina, guidavo e pensavo positivo, pensavo positivo e guidavo, e in tutta sta folle attività cerebrale, ascoltavo pure la radio.
Non che pensassi che mi sarebbe atterrato in testa un miliore di Euro, ma pensavo positivo.
Una cosa più alla Jovanotti.

Poi hanno dato "La donna cannone" cantata da De Gregori alla radio.

E io ero tutta contenta (perchè pensavo positivo, non tanto per la canzone) e mi piaceva sta canzone che a dirla tutta non conoscevo bene, e ascoltavo il testo.

E il testo diceva questo:

Butterò questo mio enorme cuore tra le stelle un giorno, giuro che lo farò,
e oltre l'azzurro della tenda nell'azzurro io volerò.

Quando la donna cannone d'oro e d'argento diventerà,
senza passare dalla stazione l'ultimo treno prenderà.
E in faccia ai maligni e ai superbi il mio nome scintillerà,
dalle porte della notte il giorno si bloccherà,
un applauso del pubblico pagante lo sottolineerà
e dalla bocca del cannone una canzone suonerà.
E con le mani amore, per le mani ti prenderò

e senza dire parole nel mio cuore ti porterò

e non avrò paura se non sarò come bella come dici tu

ma voleremo in cielo in carne ed ossa, non torneremo....

Più uuu uuu uuu uuu na na na na na

E senza fame e senza sete

e senza aria e senza rete
voleremo via.

Così la donna cannone, quell'enorme mistero volò,
sola verso un cielo nero s'incamminò.
Tutti chiusero gli occhi nell'attimo esatto in cui sparì,
altri giurarono e spergiurarono che non erano rimasti lì.
E con le mani amore, per le mani ti prenderò
e senza dire parole nel mio cuore ti porterò
e non aver paura se non sarò come bella come dici tu
ma voleremo in cielo in carne ed ossa, non torneremo....
Più, uuu uuu uuu uuu na na na na na.

E senza fame e senza sete

e senza aria e senza rete voleremo via.

Un testo pieno di NON!
Negativo! Molto negativo.
Ronda Byrne lo aborrirebbe.
Anzi, lo roscriverebbe, probabilmente in un modo simile a questo:


Butterò questo mio enorme cuore tra le stelle un giorno, giuro che lo farò,
e oltre l'azzurro della tenda nell'azzurro io volerò.

Quando la donna cannone d'oro e d'argento diventerà,
l'ultimo treno in un posto a lei consono prenderà.
E a favore dei benigni e dei modesti il mio nome scintillerà,
dalle porte della notte il giorno scintillerà,
un applauso del pubblico pagante lo sottolineerà
e dalla bocca del cannone una canzone suonerà.
E con le mani amore, per le mani ti prenderò

e in silenzio nel mio cuore ti porterò

e avrò coraggio se sarò di aspetto piacevole come dici tu

ma voleremo in cielo in carne ed ossa, rimarremo

Làaaaa aaaa aaaa aaa a na na na na na

E sazi e dissetati

e con la bonaccia e liberi
voleremo via.

Così la donna cannone, quell'enorme mistero volò,
sola verso un cielo notturno s'incamminò.
Tutti chiusero gli occhi nell'attimo esatto in cui sparì,
altri giurarono e spergiurarono che erano andati in un bel posto.
E con le mani amore, per le mani ti prenderò
e in silenzio nel mio cuore ti porterò

e avrò coraggio se sarò di aspetto piacevole come dici tu

ma voleremo in cielo in carne ed ossa, rimarremo

Làaaaa aaaa aaaa aaa a na na na na na

E sazi e dissetati

e con la bonaccia e liberi
voleremo via.

L'eliminazione del NON porterà cose positive nella vita ma non di certo la poesia...

venerdì 28 maggio 2010

All'aeroporto

Lo vedi quel tipo che sta passando lì, proprio lì?

Va beh che finalmente sta scoppiando il caldo, ma sto tipo è proprio sudato.

E' così sudato che gli suda anche la valigia.

mercoledì 26 maggio 2010

Discese sindoniche (in visione su questi schermi solo fino al 23 maggio 2010)


Qui a Torino, quando uno scendeva in bici la china che da piazza Castello porta in Corso San Maurizio, nei passati mesi di folle Sindone (ndr folle=sostantivo di genere femminile numero plurale), si viveva sempre un momento caratterizzato da un rischio pari alla cavalcata della Valchiria. Il ciclista era la Valchiria, la bici il cavallo, la gente il suolo. Sì, perchè non c'era suolo asfaltato non ricoperto da gente, e se suolo c'era per un istante, veniva immediatamente ricoperto da una moltitudine di persone di vario colore, varia foggia, vari usi, vari costumi, ma uniforme rincoglionimento.
La moltitudine ha l'abitudine di muoversi seguendo random i suoni del sottobosco che la circonda, senza mai girarsi indietro.
Se Orfeo fosse stato di rincoglionimento pari a quello della moltitudine sindonica, ora sarebbe felice con la sua Euridice.
Il che può far pensare che il rincoglionimento paghi.
Infatti paga, e procura anche numerosi souvenir.
Tipo il tatuaggio delle ruote del ciclista in fronte.
O in altre parti del corpo.

lunedì 24 maggio 2010

Il sostituto


Sarebbe comodo nella vita avere un sostituto.
Un altro te che faccia le cose scomode.
Che lavori al posto tuo.
Che faccia le pulizie.
Che ti faccia gli esami della vita.
Che si lavi i denti, che compili il 730, che parli con la gente noiosa.

Peccato che, alla fine, a forza di farti sostituire, la tua vita la vivrebbe lui.

venerdì 21 maggio 2010

Autodifesa

Corso di autodifesa svoltosi in data lontana ma non così lontana da non destare dolorosi ricordi.

Al mio arrivo in palestra, mi si para davanti una falange di ominidi con i polsi grandi quanto le mie ginocchia.
Uno, quello più grosso e apparentemente più importante, mi prende e inizia a aggrovigliarmi e annodarmi. Io soffro in silenzio, cercando invano di liberarmi in qualche modo.
Solo dopo due ore scopro che gli altri, quando battono la mano sul tappetino, non hanno un attacco di demenza, e non sono nemmeno privi di controllo dei loro arti superiori. Stanno solo chiedendo all'ominide di smettere di aggroviglierli e annodarli.

La volta dopo, con un po' di amaro in bocca, torno al corso.
Appena entro in palestra, l'energumeno dominante mi rivolge la parola.
Energumeno: "Ah, ecco, adesso ho capito perchè sei venuta a questo corso."
Io: "Ah sì? Io non tanto. Me lo puoi spiegare, per favore?"
Energumeno: "Eh, quei lividi sparsi su tutto il corpo parlano chiaro. Chi ti picchia?"
Io: "Tu."

mercoledì 19 maggio 2010

Orgoglio fittizio


Mi ero detta guarda come va bene il mio blog, guarda che figata, ormai ho quasi sempre più di 100 accessi, madoh se sono una blogger affermata.
Poi mi sono accorta, consultando www.lloogg.com, che il 99% della gente che mi visita è arrivata sul blog accedendo ad un'immagine in Google Images, e se n'è uscita dopoun nanosecondo.
In pratica, se ho 120 visite, con un breve calcolo educo che all'incirca 1 persona virgola 2 (120*1/100, cioè l'1% di 120) è entrata nel mio blog per leggerselo. Gli altri cercavano solo immagini.

Sono iniezioni di autostima.

Sopprattutto sapere che c'è, oltre a una persona intera, un 20% di persona che mi legge, sperando che in quel 20 % rientrino occhi e cervello.

lunedì 17 maggio 2010

CTRL+Z


Peccato non poter usare CTRL+Z nella vita.

venerdì 14 maggio 2010

(S)Uf(f)i che noia!


Guardavo un servizio al tiggì sulla cerimonia Sufi svoltasi a inizio maggio in Egitto.
C'era sta guida Sufi che parlava della danza tipica, dicendo che, in questo modo, loro dimenticano tutto, e, al termine della festa, si ritrovano come svuotati, totalmente ignari di quello che è successo.

Care donne mogli di Sufi, se eventualmente ne foste state ignare fino a poco fa, ora sapete perchè, mentre parlate ai vostri mariti, questi si mettono a ruotare vorticosamente su se stessi.

Non è (solo) per palesarvi che girano loro le palle.

mercoledì 12 maggio 2010

Corollario al post precedente



Quando uno fa una corsa mozzafiato, gli ostacoli mica li affronta come quando fa una corsa tranquilla.

martedì 11 maggio 2010

domenica 9 maggio 2010

Buttati

Buttati
giù da un monte correndo sui sassi sull'erba sulla neve scivolosa
buttati
giù da un dirupo nell'aria
magari con un deltaplano o un aliante o un parapendio
se prendi le correnti ascensionali
ributtati giù dalle correnti ascensionali
se prendi quelle discensionali
risali sul monte e ributtati
buttati da un trampolino in una piscina
buttati di piedi
dal bordo
poi dal trampolino elastico di un metro
che se sbagli rimbalzi sul trampolino
con le parti del corpo
procurandoti un sacco di ematomi
ma comunque poi ributtati
buttati dal trampolino di cinque metri di cemento
buttati di testa
dal bordo
poi dal trampolino di un metro elastico
poi dal trampolino di cinque metri di cemento
se ti butti di testa
i pensieri arrivano prima
buttati
nella mischia
buttati nel vuoto
buttati da una roccia
nel mare limpido
se ti butti di testa
i pensieri arrivano prima
e se per caso ti succede come a Ramon,
non smettere comunque di buttarti
non so, prendi la tua carrozzina
e buttati comunque
e se ti piaceva tuffarti di testa
buttati di testa con la carrozzina e tutto nel mare
stavolta però scegli un mare un po' profondo
e se ti butti con la carrozzina forse di testa il tuffo benissimo non viene
ma quando sarai in fondo al mare con la carrozzina
potrai
pensare
che
comunque
sarà
stata
un'emozione
fortissima.

venerdì 7 maggio 2010

Atrofizzazione tecnologica


La tecnologia è una gran figata.
Io, nella tecnologia, credo ciecamente.
La uso per ovviare ai miei numerosi handicap.
Per esempio, una volta ero negata per l'orientamento.
Eppure facevo un lavoro in cui dovevo sempre andare in posti diversi in macchina con tempi ridotti.
Veramente, non so come facessi a trovarli.
Eppure li trovavo.

Poi, per fortuna, gli immondi sforzi per riuscire ad arrivare nei suddetti luoghi sono stati sostituiti da un miracoloso navigatore, che mi faceva fare giri pindarici, arrivando comunque quasi sempre alla meta.
Anni e anni (2) di (più o meno) onorato servizio.

Ieri il navigatore si è rotto mentre guidavo in zona cuneese.

Mamma, papà, non sono stata rapita.

Preside, alunni, Ministero, non ho disertato il posto di lavoro.

Mi sono solo persa.

Venitemi a cercare.

Sto facendo segnalazioni con lo specchietto dal ciglio della strada.

giovedì 6 maggio 2010

Lett-ure

Vado a leggere qualcosa sotto le coperte...forse c'è ancora l'etichetta del lavaggio.




L'altra sera mi sono addormentato a metà: chissa come finisce....




mercoledì 5 maggio 2010

Uomo in strada

In autostrada, quando sono lì che guido, e vedo un cartello su cui compare la scritto: "UOMO IN STRADA", mi immagino sempre che ci sia un uomo nudo e sporco, senza scarpe, che corre rattrappito in qua e in là zigzagando tra le macchine che gli arrivano addosso, dopo essere stato scaricato con un calcione da qualche macchina in corsa.

Poi vedo gli operai e gli hommes en orange e un pochettino rimango delusa.

lunedì 3 maggio 2010

La lontananza sai

La lontananza è qualcosa che crea strane visioni e scompensi.
Quando uno guarda qualcosa da lontano, lo vede spesso distorto.
E non parlo di uno accecato, che vede tutto sbiadito, e, più che vedere distorto, non vede proprio.
Anche se uno, in quanto a vederci, ci vede benissimo, compensa quello che la lontananza annebbia o nasconde con incesellamenti nati dalla sua fantasia.

Per esempio, quando uno va sull'autostrada A7, in direzione Busalla, in questo periodo primaverile, può anche stupirsi nel constatare che non piova e che non ci sia nebbia, e nemmeno foschia.
Poi continua ad andare su quest'autostrada, e inizia a vedere che ci sono tutte delle colline intorno una accavallata sull'altra, e che queste colline sono proprio belle, tutte rivestite di una peluria di alberelli color pastello, con sopra 'sto cielo color pastello anche lui, ma pastello azzurro, mentre l'altro era verdino. E poi c'è tutto sto sole che si specchia nelle foglie e le fa sberluccicare e lapislazzulare.

E così, uno che passa di lì, magari pensa che Busalla possa anche essere un bel posto.
Poi, a Busalla, per motivi vari e imperscrutabili, ci deve anche entrare, e pure restare.
E allora si rende conto che è proprio vero, che la lontananza distorce.