LE COSE CHE SCRIVO IN QUESTO BLOG SONO FRUTTO DELLA MIA FANTASIA (BACATA).
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mercoledì 17 novembre 2010

Vasche sabbiose


Quando uno deve fare il salto in lungo, si ritrova davanti una lunga piattaforma di quel materiale gommoso per auitare l'ammortizzazione e, al fondo di questa, una piscinetta piena di sabbia, deputata ad accogliere il saltatore e a decretare la lunghezza del salto.
E c'è poco da fare, per riuscire a ottenere un buon risultato, bisogna allenarsi.
Allora bisogna mettersi lì e dirsi che è importante fare un buon salto, che fare un buon salto è il proprio obiettivo, bisogna motivarsi, ché senza motivazione mica si regge il ritmo degli allenamenti necessari.
Ché poi, quando si è motivati, ci si allena come dei muli, anzi più dei muli, perchè i muli mica sono tanto motivati, sono solo muli.
Quando si è veramente stramotivatissimi, ci si straallena, e fare un buon salto diventa la propria ossessione.
L'impegno totale per il buon salto diventa la propria ragione di vita.
E infatti, allenati tu che mi alleno anche io ma meno di te, tu diventi un asso del salto in lungo.
Fai dei salti sempre più lunghi, e batti tutti quelli che saltano insieme a te.
Quelli finiscono sempre nella sabbietta dietro di te, e tu atterri sempre più avanti nella sabbietta.
Un giorno, poi, a furia di allenarti, succede che salti tutta la vasca, e atterri nell'asfalto che c'è dopo la vasca.
Ti spacchi tutte e due le gambe, e ti ritrovi su una bella sedia a rotelle, mentre tutti gli altri continuano a saltare allegramente.

Morale della favola: occhio a non fare il passo più lungo della vasca.

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