LE COSE CHE SCRIVO IN QUESTO BLOG SONO FRUTTO DELLA MIA FANTASIA (BACATA).
QUALSIASI RIFERIMENTO A PERSONE O FATTI REALMENTE ESISTENTI E' CAUSALE.

venerdì 17 settembre 2010

Bamboccioni, controbamboccioni e conseguenze


Tutti parlano di giovani che non riescono più a sopportare i genitori, genitori soffocanti che vogliono trattenere a sè i bamboccioni, bamboccioni che non vogliono andare via di casa.
Poi è anche tutto un gran vociferare del fatto che i bamboccioni lo siano perchè sono costretti ad esserlo, che non ce la fanno più a sopportare i propri genitori, ma se li tengano per nacessità e opportunismo, e che i genitori, a loro volta, non possano più vedere i figli, ma se li tengano per spirito di sacrificio e amore genitoriale.

In realtà, l'abitudine è una brutta bestia.
Se ci si abitua ai figli, poi, anche se ci si lamenta, si tende a mantenere l'abitudine.
Se ci si abitua ai genitori, poi, anche se ci si lamenta, si tende a mantenere l'abitudine.

Al tempo stesso, se ci si abitua all'assenza dei figli, poi si tende a mantenere l'abitudine, e ci si lamenta quando, per qualche malaugurato accadimento, questi ultimi ritornano.
Già, perchè, se un figlio è nato già con i genitori tra i piedi, prima che se ne vada, non ha conosciuto altra situazione che quella con i genitori tra i piedi. E' un po' come quando un pesce nasce in un acquario. Non sente l'esigenza del mare, perchè non lo conosce.
I genitori, invece, sono nati nel mare. Vanno nell'acquario per far crescere ste appendici che hanno creato. Quando le appendici si staccano, loro tornano a guizzare nel mare, e si ritrovano a loro agio come prima.
Quindi, il distacco è molto più difficile per i figli che per i genitori.

Sarà per questo che i miei genitori, quando torno a casa loro, mi chiedono subito la data della mia partenza appuntandosela sul diario per ricordarsi di ordinare i pasticcini e lo shampagne?

3 commenti:

  1. shampagne?

    vive la France...

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  2. champagne...bisogna dire che sono regredita in fretta!

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  3. Ora correggo ma ciò non vuol dire che non abbia sbagliato ab originis

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