LE COSE CHE SCRIVO IN QUESTO BLOG SONO FRUTTO DELLA MIA FANTASIA (BACATA).
QUALSIASI RIFERIMENTO A PERSONE O FATTI REALMENTE ESISTENTI E' CAUSALE.

lunedì 12 aprile 2010

Cartolina dalla straniera


Scendo dalla macchina a Busalla, in un totale deserto sociale, e mi appresto a chiudere la portiera della macchina.
Dall'altro lato della strada si materializza una signora sulla sessantina, che scuote tutto lo scopettone di capelli grigi e tutte le mani piene di dita per salutare a distanza, gridando "Ciao, ciao!".
Mi guardo intorno, ma l'unico essere vivente oltre a lei sono io.
Le dico: "Buongiorno".
Attraverso la strada un po' in obliquo, per non incappare nella sua traiettoria, ancora convinta che salutasse qualcun altro.
Lei mi raggiunge trotterellante e mi ripete: "Ciao, ciao!".
Io le ripeto il mio "Buongiorno" esitante.
"Tu sei la straniera". Mi fa.
"Ah, sì?". Le faccio.
"Sì, sì, sei quella di Torino". Mi fa.
E mi trotterella tutta rimbalzante a lato.
"Mi mandi una cartolina da Torino? Giuseppina Giuseppini, via Roma 45/5 interno B".
Mi viene da chiederle cosa possa farsene, di una cartolina da una sconosciuta e da Torino, ma non riesco nemmeno a dirglielo, talmente è allegro e pieno di attese il suo trotterellarmi rimbalzante a lato.
E così le dico "Va bene".
"Ti assicuro che ti rispondo, anzi scrivimi rispondimi! sulla cartolina!"
Poi entro in casa e subito mi metto a scrivere su un foglio quell'indirizzo.
Quando trovo un pc controllo anche che l'indirizzo esista, che esista il nome e che la signora trotterellante non sia un miraggio prodotto dalla mia alienazione busallese.
Invece del pizzicotto, chiedo pure alla vicina di casa chi sia sta Giuseppina Giuseppini.
Esiste veramente.
E' pazza, mi dicono.
Lo sapranno pur ben, qui, chi è pazzo o no, dedicandosi puntualmente all'osservazione sistematica etologica di tutto ciò che respira.
Va beh, con i pazzi non si scherza, poi mi sono anche abbastanza simpatici, spontanei come sono nella loro parallelità, e così mi decido a scriverle.

Quando torno, vado a comprare una cartolina torinese e ci scrivo su "Tanti saluti dalla straniera. Poi, sotto, scrivo rispondimi! con il mio indirizzo." E la imbuco.

Da quel giorno, ogni mattina, con ansia, controllo la buca delle lettere.
Non mi ha ancora risposto.
Ed è passato un mese.
Maledetti miraggi.

7 commenti:

  1. questa e' una delle cose piu' belle che si possa fare...seguire la follia

    RispondiElimina
  2. Che bello questo post, mi ha ricordato che è un sacco che non scrivo più delle cartoline, dovrei riprendere. Fa sempre piacere trovare qualcosa di colorato nella buca che non sia la solita pubblicità del sushi o dei materassi! :)

    RispondiElimina
  3. Già...una volta aspettavo con ansia l'arrivo del postino, e scendevo le scale tutta contenta e speranzosa di ricevere cartoline, lettere dai corrispondenti, ecetera eccetera eccetera. Adesso accendo il computer. Però non c'è più quella soddisfazione cartacea, che, se da un lato fa bene all'Amazzonia, dall'altro ammazza un po' la poesia della lettura.

    RispondiElimina
  4. PS Anonimo, è una delle cose più belle, ma anche più brutte, dipende dai punti di vista

    RispondiElimina
  5. iniziativa : perché non mandiamo tutti una cartolina alla spigoblogger ?

    RispondiElimina
  6. Adoro quando qualcuno in un discorso ci mette "le mani piene di dita".

    Ti linko.

    RispondiElimina
  7. Oh grazie, pensare che sono in una bolla di vuoto creativo...devo confessare che queste mani piene di dita sono prese a prestito da una persona, non sono una mia idea ;)

    RispondiElimina