LE COSE CHE SCRIVO IN QUESTO BLOG SONO FRUTTO DELLA MIA FANTASIA (BACATA).
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lunedì 15 marzo 2010

La vecchiaia è una brutta bestia. Solo per alcuni.

Una si alza e decide che sarà una giornata di grande sport invernale.
Scende in garage e prende gli sci da fondo del '90, quelli con i simbolini dei giochi della gioventù, quelli storici, con cui vinse appunto i giochi della gioventù.

Una si mette in macchina da sola, spinta verso la grande sciata solitaria.

Arriva sulle piste e, noncurante del vento gelido che le sferza i capelli facendoli diventare una statua di ghiaccio e che le si incunea nelle orecchie, creandole un effetto "galleria del vento" nei padiglioni auricolari, si incammina con noncuranza sulle piste da fondo.

Inizia a pattinare con il suo stile ereditato da anni di gare, anzi, più che a pattinare, a danzare a folle velocità sulla pista. E mentre danza a folle velocità, pensandosi irraggiungibile, si accorge che forse non è così irraggiungibile.

Infatti, la supera uno stormo di uomini quarantenni tutinati.

Va beh, i quarantenni tutinati sono sempre sulle piste, si dice, è logico che vadano di più, del resto lei non scia da un anno.

Intanto il vento sferzante sferza troppo, e i padiglioni auricolari iniziano a implorare pietà.

In stoica mancanza di cappellini e fascette, atterrata dal dolore alle orecchie, ricorre all'unico mezzo di sostentamento che ha: un fazzoletto di carta usato decorato con tanti babbi Natale rossi. Ne prende due brandelli e li infila nelle orecchie, dando la fallace impressione di avere due emorragie nelle orecchie tamponate da brandelli di carta bianchi imbevuti di emoglobina.

E' uno spettacolo vederla avanzare con le orecchie sanguinose, sugli sci d'epoca che lei crede competitivi, e che tra poco abbandoneranno l'ultima strato cartavelinoso di soletta sulla neve.

A ogni piegamento delle ginocchia, i pantaloni anni '90 di slabrano un po' di più, rivelando una conchetta vuota molliccia molto trendy, ma la speranza di fare una sciata dignitosa non è ancora persa.
Ad un certo punto, una avverte lo sferzare di sci sulla neve dietro di lei.

Si sente braccata, il fiato di qualcuno sul collo.

Saranno i soliti quarantenni tutinati.

Prova a resistere.

Ma il fiato è sempre sul collo.

I minuti passano inesorabili.

Poi, si mette a lato pista, senza fiato, a parte quello sul collo.

Si gira e scorge una faccia rigata da rughe di una profondità tale che la signora che le porta deve avere almeno 80 anni. Nemmeno 79, 80. Nemmeno la consolazione psicologica del 9.

L'attempata signora sorride e dice: "Grazie".

Poi, sparisce all'orizzonte, diventando un puntino in un battibaleno.


4 commenti:

  1. Quello è un versamento al ginocchio e non un pantalone slabrato.
    E poi avrai incontrato la nonna della Manuela Di Centa...non ti crucciare...

    Enrico

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  2. Per i versamenti aspetto lo snowboard...

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  3. ..ma quelli dello snowboard sono versamenti monetari...

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  4. Sempre di versamenti si tratta...pensa che bello avere i versamenti monetari al ginocchio: fai una fessura a forma di bigliettone da 100 € e aspetti ;)

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