Anzi, ve lo devo scrivere.
Tanto più che ho verificato che le cose non le so raccontare.
Ora provo a verificare se le so scrivere o meno.
La cosa potrebbe comportare un ulteriore inabissamento della mia autostima, ma non c'è scampo, non resisto, quindi tanto vale.
Vi racconto la scena di Ideal di cui vi parlavo ieri.
C'è sto tizio obeso che spaccia nella sua casa disordinata, piena di topi, spaghetti conditi sui divani, bicchieri di plastica pieni di birra, con i vetri sporchi, con la ragazza che se n'è andata momentaneamente, per via dei topi e dell'amante.
Ad un certo punto arriva un cliente che è in libertà vigilata, e gli racconta che quando è nei pasticci ha una tattica infallibile: guarda l'avversario nelle palle degli occhi, e fissandolo gli dice: "Non mi fai paura". Per essere più convincente, poi, si spacca un bicchiere di vetro in fronte.
Dopo sta scena, passa vario tempo, forse si cambia anche puntata.
Uno spacciatore concorrente si presenta a casa del nostro eroe, minacciandolo, in quanto gli è stata sottratta una certa quantità di roba da un poliziotto amico del protagonista, che l'ha portata da poco al caotico obeso, e che lui cerca di vendere esattamente al suo precedente proprietario. Quando capisce la situazione, il tizio guarda il concorrente neglio occhi e gli dice: "Non mi fai paura". Poi, per essere più convincente, prende il primo bicchiere che trova nei paraggi, che guarda caso è di plastica e pieno di birra, e se lo schiaccia in fronte, accartocciandolo e lavandosi i capelli con la birra.
Va bene, è venuta male anche da scritta.
Ma tutto sommato mi sorge il dubbio che non sia tanto io quella incapace a raccontare, quanto la scena inadatta alla narrazione episodica.
Per fortuna è sabato e solitamente non scrivo post, quindi questo post può essere considerato un surrogato del nulla.
Cosa dite?
Era meglio il nulla?
Mamma mia, come siete cattivi!