LE COSE CHE SCRIVO IN QUESTO BLOG SONO FRUTTO DELLA MIA FANTASIA (BACATA).
QUALSIASI RIFERIMENTO A PERSONE O FATTI REALMENTE ESISTENTI E' CAUSALE.

lunedì 13 luglio 2009

Quando uno decide di fare l'insegnante


E' bello quando uno decide di fare l'insegnante, perché ha tantissimo tempo libero.

Da quando ho deciso di fare l'insegnante, ho passato due anni a studiare notte e giorno.
Va beh, questo é il prezzo da pagare per avere tantissimo tempo libero dopo, mi sono detta.
Quando avro' finito la SIS mi faro' un viaggio, ma un viaggio, ...!!!...di tre mesi!

Questa é l'estate dopo la fine della SIS, che é coincisa, guarda caso, con la fine dei soldi.

La fine dei soldi ha provocato l'inizio di questo splendido lavoro in hotel, che mi ha assicurato due mesi bloccata a lavorare.
Correndo 2/3 volte a settimana a Ventimiglia per inviare raccomandate a USP e scuole varie, per correggere errori miei e loro (i moduli sono molto semplici da compilare).

Pero' in Francia pagano tantissimo.
Lo SMIC, il Salario Minimo Interprofessionale di Crescita, in Francia, é di 1.321,02 € lordi, cioé 1.037,53 netti. Questi soldi li prendono i lavapiatti eccetera.
Perché andare a lavorare in Italia per tozzi di pane in co.co.co. quando una receptionniste in Francia prende almeno almeno 1.300 € netti?
In effetti, al colloquio si erano stabiliti 1.300 € netti.
Il mio stipendio attuale é lo SMIC: 1.037,53 € netti.
Come un eccetera.
Come un lavapiatti.
Del resto, anche ai lavapiatti é richiesto conoscere tre lingue, saper operare in Excel, vendere camere obrobriose a prezzi vergognosi, and so on.

Gli stronzi, in Francia, sono stronzi come gli stronzi in Italia.
Solo che in Italia gli stronzi hanno piu' spazio di manovra, e, se sono datori di lavoro, possono assumerti in nero.
Anche non pagarti o quasi.
Qui no.
Per fortuna.
Qui gli stronzi sono stronzi fin dove la loro stronzaggine cozza contro la legge.

Se l'avessi saputo, sarei andata a lavare i piatti, almeno avrei avuto tempo per pensare alle mie nuvolette personali.

Per fortuna, mi consolo con l'idea che ad agosto andro' tre settimane (non sono mesi, ma pazienza) in Scandinavia.

Poi, lancio un occhio al sito del M.I.U.R., e scopro che dovro' passare dal 6 agosto a chissà quando attaccata al pc, pronta a fare ricorso se qualcuno avrà commesso qualche errore nell'inserirmi in graduatoria.
Probabilità che qualcuno commetta qualche errore: 99%.

E dopo Ferragosto?
Dopo Ferragosto ci saranno le assegnazioni.
Si andrà in quattro città diverse, due volte per città, una per la propria materia, una per l'ambito posto di sostegno ai portatori di handicap. Si parteciperà a delle specie di aste, governate da leggi iscritte in una normativa dello spessore del bicipite di Van Damme, in cui si spererà di procacciarsi una cattedra.

Ovviamente, si dovrà presenziare anche sul lettino di morte, che accquisterei in tal caso munito di rotelle e motorino. In caso di assenza, infatti, non si lavorerà.
Per quanto riguarda il lettino, ne ho già ordinato uno ai tempi della SIS, quando ho sostenuto sei o sqette della cinquantina di esami con 40 di febbre.
Infatti, quando uno decide di fare l'insegnante:
  • prima che entri di ruolo, puo' anche essere in fin di vita, ma deve sempre essere operativo;
  • quando, a 89 anni, entra di ruolo, puo' anche morire seduto alla cattedra, nessuno se ne accorge e lo stipendio (di 1.000 €) continuerà ad arrivare sul suo conto in banca fin quando qualche collega si accorgerà dell'odore di decomposto che emanerà il suo corpo e della sua scarsa vitalità.

Per le mie vacanze da neo-dott-prof, vorrà dire che, se non mi assegneranno né una cattedra, né un piacevole portatore di handicap, la vacanza me la faro' a settembre.

4 commenti:

  1. Il mercato del lavoro in Francia è concepito in modo diverso. Sono privilegiati il minimo salariale e il tempo indeterminato. Mentre l'Italia ha introdotto il precariato.
    Sono scelte diverse. Noi dobbiamo fronteggiare i precari cronici e loro devono fronteggiare i disoccupati cronici.
    Su 70 giovani disoccupati italiani ne corrispondono 100 francesi.
    Ora bisogna mettersi d'accordo se è meglio un precario sotto il minimo salariale o un disoccupato con minimo salariale 0.

    MisantropoAsociale

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  2. Si dà il caso che in Francia i disoccupati con piu' di 25 anni siano pagati..informati...e sono spesso pagati piu' dei precari italiani!!!

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  3. :))
    Quando moriremo xò saremo fortunati cm Totò che dopo aver detto che era stato x tutta una vita IMPIEGaTO STATALE viene spedito dritto dritto in Paradisooooo!!!!!
    Incrociamo le dita e...lottiamo
    Elvira

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  4. Aggiorno la mia attuale situazione: adesso insegno per 12 ore a 170 km da casa mia, ma, dato che l'anno prossimo, con questa SOLA abilitazione conseguita in due anni di sudore e isolamento, sarò probabilmentissimamente disoccupata grazie ad alcuni ricorsisti avidi, mi tocca frequentare la SIS per il sostegno. A 20 km da dove lavoro ci sarebbe una SIS per il sostegno, ma è riservata a chi si è abilitato presso codesta SIS. Ragion per cui ho dovuto iscrivermi a quella della mia città, a 170 km da dove lavoro.
    Risultato: non posso trasferirmi a 170 km da casa mia, perchè comunque ogni pomeriggio o quasi devo trovarmi a 15 km da casa mia, a seguire i corsi della SIS per sei ore. Ogni mattina, però, devo trovarmi a 170 km da casa a insegnare. Lo spostamento è impossibile in treno, visti gli orari "molto bucati" dei treni da una località all'altra. Risultato, mi sciroppo quelle 2 ore di autostrada all'andata e due al ritorno, spendendo molto di più di quello che guadagno. Per non parlare della retta della SIS.
    Tempo libero rimanente nella giornata: zero.
    Tempo occupato dal spostamenti, lavoro e SIS: in media 10-12 ore, con tetti di 15 ore.
    Senza contare il tempo da dedidare a studio paer preparare gli esami SIS e le lezioni per gli alunni, e tempo per correggere e preparare compiti e esercizi per gli alunni.
    Vita sociale per quest'anno: zero.
    Speranze di lavoro per il prossimo anno: poche.
    Rischio di morte su strada: alto.
    E non sono nemmeno un cane abbandonato sull'autostrada, sono solo una precaria.

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