LE COSE CHE SCRIVO IN QUESTO BLOG SONO FRUTTO DELLA MIA FANTASIA (BACATA).
QUALSIASI RIFERIMENTO A PERSONE O FATTI REALMENTE ESISTENTI E' CAUSALE.

giovedì 2 luglio 2009

Can che abbaia rompe


C'é stato un giorno della mia vita in cui, non chiedetevi come, non chiedetevi perché, e non chiedetelo manco a me, che non lo ricordo piu', mi sono ritrovata a dover redarre un giornalino veterinario su alcune malattie dei gatti e dei cani (leucosmaniosi o nomi simili) in francese.

Ero là che mi concentravo per trovare un titolo accattivante per un articolo sulla leucosmaniosi canina (che, già di per sé, accattiva a morte, o come accattiva!).

Leggendo l'articolo in italiano, ho visto che i ricercatori esitavano, andavano a tentoni, non sapevano che pesci pigliare.

Allora mi é venuto il titolone: BASTA MENARE IL CAN PER L'AIA!

Beh, non era il massimo del massimo, ma manco la leucosmaniosi era il massimo del massimo, e neppure il lavoro era il massimo del massimo, dato che in pochi giorni avevo scoperto fin troppo bene il significato della parola nonnismo (e ne avrei fatto a meno).

Il punto forte del titolo era proprio il CAN, dato che si parlava di una malattia canina.
So che l'avete capito, lo spiego a me stessa, perché in questi giorni ho carenza di lucidità.

Allora ho preso il dizionario ITALIANO-FRANCESE e ho cercato la traduzione del modo di dire.

E il titolo si traduceva in: IL FAUT ARRETER DE TOURNER AUTOUR DU POT.

In francese menare il can per l'aia si dice girare intorno al palo, o al vaso (come dicevo, ho poca lucidità, comunque é uno dei due, forse palo é poteau, non pot, e poi c'é la poterie che é l'arte di fare vasi, quindi quasi di sicuro é vaso).

E cosi' mi é sparito il CAN, e sono stata fregata.

Nessun commento:

Posta un commento