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mercoledì 29 aprile 2009

Recensione del mio libro "Mal d'Africa(no)"


Non so se questa recensione vi farà venire voglia di leggere il mio libro (se guardate qui a destra, vi accorgerete di poterlo acquistare cartaceo per 10 €, cliccando sull'immagine della copertina, o scaricare gratuitamente), ma ve la incollo. Non si sa mai.

E' l'esito della partecipazione al 22° premio Calvino:

Sofia, studentessa di Cuneo residente a Torino, conosce Mamour, immigrato di seconda generazione che insegna a Parigi. Tra i due nasce una storia d'amore. Le differenze sono tante, di età, di provenienza geografica (nel doppio senso della nazionalità e delle radici africane), di religione. Ma i due si amano e in incontri che si succedono negli anni (all'interno dei capitoli sono scrupolosamente annotate anche le date) la loro storia d'amore dura tra mille difficoltà e crescenti perplessità. È una storia metafora del nostro tempo curioso e avventuroso, ma anche precario, insicuro e necessariamente insoddisfatto. La ragazza sente di essere degna di una dimensione più stimolante della provinciale Cuneo, e le circostanze lavorative la allontanano dal suo amante per portarla in varie città: la loro storia costituita di successioni di incontri è caratterizzata da viaggi in tutta Europa in cui i due estranei riescono a conoscersi nella scoperta di realtà sempre nuove. È la precarietà e la mobilità il tratto che consente loro di stare insieme, un equilibrio nel non esistente, ma non hanno scelta. Lo stile è frizzante e giovanile e la condizione d'amore difficile è narrata con molta naturalezza così come i momenti di crisi; a volte, purtroppo, il ritmo rallenta e si avverte una certa ripetitività.

Il Comitato di Lettura

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