LE COSE CHE SCRIVO IN QUESTO BLOG SONO FRUTTO DELLA MIA FANTASIA (BACATA).
QUALSIASI RIFERIMENTO A PERSONE O FATTI REALMENTE ESISTENTI E' CAUSALE.

mercoledì 30 aprile 2008

Riflessioni primaverili


A volte ci sbagliamo.

In questo periodo, sbaglia il corpo di qualcuno.
Crede di essere attaccato da agenti patogeni pericolosissimi, e sviluppa difese varie, e gli vengono raffreddore, occhi gonfi, asma, e invece sono solo pollini.

A volte, sbaglia il cervello.
Crede che il bene della persona che lo circonda sia qualcosa, e ci si mette di impegno, con rinunce e sacrifici, e gli viene un vuoto dentro, e invece il suo bene è solo qualcos'altro.

giovedì 24 aprile 2008

Bellezza e brillantezza


Oggi vi propongo due sillogismi:


SILLOGISMO 1:

1) Se mi sento brutto non oso espormi perchè mi vergogno del mio aspetto.

2) Chi non osa esporsi utilizza la sua potenzialità di brillantezza in modo limitato.

3) Se mi sento brutto utilizzo la mia potenzialità di brillantezza in modo limitato.


SILLOGISMO 2:

1) Se mi sento bello mi espongo di più perchè mi sento un gran figo.

2) Chi si espone di più sembra brillante.

3) Se mi sento bello sembro brillante.


Dato che oggigiorno quello che conta è SEMBRARE brillanti, e che per sembrare brillanti basta sentirsi belli, ripetetevi ogni mattina, davanti allo specchio del bagno:

SONO BELLO/A

SONO BELLO/A

SONO BELLO/A

SONO BELLO/A
SONO BELLO/A
SONO BELLO/A

SONO BELLO/A
SONO BELLO/A
SONO BELLO/A

SONO BELLO/A
SONO BELLO/A
SONO BELLO/A

SONO BELLO/A
SONO BELLO/A
SONO BELLO/A

SONO BELLO/A
SONO BELLO/A
SONO BELLO/A

...

1000 VOLTE.


Quale sarà il risultato?

Vi sentirete belli, anche se siete peggio di un incrocio tra un mammuth e Woody Allen?

Può darsi.


Ma quello che è sicuro è che se vi sentirete belli (a prescindere dall'esserlo o meno nella realtà dei fatti), sarete più brillanti.


Potrete subito iniziare ad allenarvi nella vostra brillantezza giustificando al vostro capo il ritardo di 20 minuti dovuto al tempo trascorso a ripetervi davanti allo specchio quanto siete belli.

mercoledì 23 aprile 2008

Riposo notturno


Che bello quando...

...vai a dormire a hai nel naso una quantità di moccio sufficiente a riempire una zuppiera da otto persone;

...dalla consistenza del cuscino doppio su cui metti la testa si deduce che la pecora da cui hanno ricavato la lana non avesse tolto i bigodini;

...alle 5 e mezza del mattino non hai ancora chiuso occhio e scrivi un messaggino al tipo a cui dovresti fare ripetizioni alle otto del mattino dopo, dicendogli di venire alle undici;

...alle 7,44 del mattino ti addormenti, finalmente, utilizzando come canale di collegamento tra te e l'aria un quindicesimo di narice destra;

...alle 7,45 il tipo delle ripetizioni ti suona il campanello perchè non ha ancora acceso il cellulare.

martedì 22 aprile 2008

Soluzione del post del 28 marzo

Dati:
  1. la mia enorme vena letteraria odierna;
  2. la vostra estenuante richiesta di soluzioni;
  3. i vostri tentativi ripetuti di trovare le soluzioni invano;

Vi darò la soluzione della composinzone del 28 marzo:

  1. Domani, Articolo 31;
  2. Se ti tagliassero a pezzetti, De Andrè;
  3. Incantevole, Subsonica;
  4. A te, Jovanotti;
  5. Il bacio sulla bocca, Fossati.

lunedì 21 aprile 2008

Pioggia e ombrelli

Erano nella loro bolla personale, rivestita di nuvoletta rosa.
La gente che passava apparteneva a un altro mondo.Guardavano una vetrina, ma non la vedevano mica.

Pioveva a dir8.


Erano tutti abbracciati sotto quell'ombrello piccolo piccolo aperto, incastrati tipo lego, in modo che nessuna parte del corpo uscisse dall'area riparata.


Da dieci minuti.

Sotto i portici.

sabato 19 aprile 2008

L'aristocratica noncuranza per i propri punti deboli



Penso che, fin dai tempi preistorici, fina da quando cantava questo, avesse qualcosa da dire.

Insomma, lo stimo abbastanza.

Ma, dico io,

avrai anche qualcosa da dire,

avrai anche un certo spessore,

sarai anche in gamba,

ma se pizzichi mortalmente le S,

puoi fare una canzone in cui canti

venerdì 18 aprile 2008

Vetrine


Cammino e guardo le vetrine.

Una piena di vestiti.

Una piena di cioccolato.

Una piena di scarpe.

Una piena di gente sudata che corre sui tapis roulant.

Sì, però in questa mancano i prezzi.

giovedì 17 aprile 2008

Piacere


"Piacere, Giulia Conforti".
"Piacere, suor Mercedes".
Beh, nessuno si stupisce di questa presentazione.
Ma riflettete un po' su quante persone si presentano con quello che fanno.

Non so, vi è mai capitato di conoscere uno che vi dicesse.
" Piacere, ingegnere Vanda", " Piacere, gelataio Franco", o cose simili?
Forse sì.

Ma, mi verrà detto, fare la suora non è un lavoro, è una vocazione, come fare il prete o il frate o il papa.
E' vero, di solito chi ha una vocazione si presenta con la sua vocazione:
" Piacere, pittore Enzo", " Piacere, g.s.m. (grande scrittore mancato) Fausto", ...

Ma non finisce mica lì, ché la suora non si chiama mica Mercedes. Si chiama Genoveffa.
Però c'è il nome d'arte. Mercedes, di etimologia latina, si collega al sostantivo "merx". Quindi "bene" e "prezzo di questo bene". Al plurale "mercedes" significa "prezzo e ricompensa" quindi "misericordia" , infatti è la stessa derivazione dell’italiano "mercede". In realtà è un nome iberico dalla Beata Maria Vergine della Mercede (in spagnolo "mercedes").

Tutte queste persone sopra, quindi, potrebbero, volendo, presentarsi con il loro nome d'arte.

La presentazione iniziale sarebbe quindi la stessa se le due persone si fossero dette:
" Piacere, prof Docens"
" Piacere, Genoveffa Rulfi".

Io preferisco la presentazione commerciale:
My name is Rulfi.

Genoveffa Rulfi.

martedì 15 aprile 2008

Lega nord

Oggi sforo, faccio due post.
State tranquilli.
Domani non ne farò nemmeno uno, per equilibrare tutta la proliferazione odierna.
Il fatto è che l'altro giorno stavo facendo ginnastica davanti alla tv.
E c'erano gli spot dei partiti.
Ad un certo punto ne è passato uno.
Stavo facendo un esercizio.
Ma ho smesso.
Sono rimasta imbambolata.
Ipnotizzata.
Ma cos'è questo spot?
Un'ipnosi?
Un mantra?
Cos'è?


Prendete una cartina.
Guardate quella che dovrebbe essere in futuro l'Unione Europea a tutti gli effetti.
Poi, guardate in basso, quello sputo di terra a forma di stivale.
Guardate cosa raffigura in termini di dimensioni in confronto all'Unione Europea.
Poi, guardate con una lente d'ingradimento potentissima gli abitanti di quello sputo di terra.
Sì, ce ne sono molti ipnotizzati.

Effetti indotti

Il lassismo può far apparire stupido chi non lo è.
La perseveranza può far apparire intelligente chi non lo è.

lunedì 14 aprile 2008

Palla al balzo

Il magrebino ci sorrideva, mostrandoci due palette bianche sporgenti. Anzi, GLI sorrideva, perchè lei e io non eravamo contemplate come interlocutrici.
Ci aveva messi davanti all'uscita del bar, e ci aveva aperto la porta davanti, per farci prendere aria. Perchè si sa, l'ospite è come il pesce, dopo tre giorni puzza. Mi sa che noi puzzavamo già dopo tre minuti.
Poi GLI ha spiegato come AVREMMO dovuto versare il thé alla menta. Menta proveniente dal Marocco direttamente, mica la menta che c'è qui a Torino.
GLI ha messo il narghilè in mano, tutto rivestito di carta stagnola. Tutti gli altri, tutti uomini, fumavano senza carta stagnola. GLI ha detto che ci serviva come protezione contro i batteri altrui, ma abbiamo avuto la sensazione che servisse a loro come protezione contro i NOSTRI batteri.


Ok, questo è il mio inizio: Farfallula, tocca a te, cogli la mia palla al balzo per continuarla? Poi passala al blogger che vuoi! Vediamo che ne viene fuori!

venerdì 11 aprile 2008

Astensione attiva al seggio? Ci vuole un coraggio da leoni.


Cito qui sotto Paolo Nugnes: è quello che ha documentato meglio la possibilità di esprimere il proprio dissenso ai partiti che si presentano a queste elezioni.

<<>Astensione Attiva:
...Tutto si basa su un uso "PUNTIGLIOSO" della legge D.P.R. 30 marzo 1957, n. 361 - Art. 104 (Il segretario dell'Ufficio elettorale che rifiuta di inserire nel processo verbale o di allegarvi proteste o reclami di elettori è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni e con la multa sino a lire 4.000.000).
Illustro nei dettagli il sistema:
ANDARE A VOTARE, PRESENTARSI CON I DOCUMENTI + TESSERA ELETTORALE E FARSI VIDIMARE LA SCHEDA
  1. ESERCITARE IL DIRITTO DI RIFIUTARE LA SCHEDA (DOPO VIDIMATA), dicendo: "Rifiuto la scheda per protesta, e chiedo che sia verbalizzato!"

  2. PRETENDERE CHE VENGA VERBALIZZATO IL RIFIUTO DELLA SCHEDA

  3. ESERCITARE IL PROPRIO DIRITTO DI AGGIUGERE, IN CALCE AL VERBALE, UN COMMENTO CHE GIUSTIFICHI IL RIFIUTO (ad esempio "Nessuno dei politici inseriti nelle liste mi rappresenta")
COSI' FACENDO NON VOTERETE, ED EVITERETE CHE IL VOTO, NULLO O BIANCO, SIA CONTEGGIATO COME QUOTA PREMIO PER IL PARTITO CON PIU' VOTI.
Trasmetto il commento ricevuto da un presidente di seggio.

Il rifiuto a votare è previsto dalla nostra legge ancora in vigore, legge (più di una in verità con relativi regolamenti e varie) che regolamenta ciò che è consentito fare e non fare. Ho appena riletto gli opuscoli che vengono forniti ai presidenti di seggio all'atto delle presa in possesso del seggio stesso.Il rifiuto al voto fra l'altro rappresenta la bestia nera non solo per i presidenti di seggio, ma soprattutto per il segretario che deve compilare in triplice copia i verbali , indipendentemente poi dalla nota a verbale da parte dell'elettore. Mediamente si perde dalla mezz'ora (per i segretari più sgamati) all'ora buona, e se questo viene fatto durante l'ora di punta (prima dell'ora di pranzo e prima dell'ora di cena), si capisce bene che questo comporta un bel casino, con i santi che scendono dal paradiso da parte dei presidenti e segretari di seggio.Dal punto di vista politico è sicuramente molto ma molto più significante e rilevante rispetto sia alle schede nulle (al quale si dà il valore di chi non sa votare) sia delle schede bianche (valore di chi non sa decidere) che al non andare a votare (che addirittura scompare nell'oblio).Il rifiuto al voto può diventare quindi una risposta politica molto forte, ma ancora una volta senza nessun risvolto pratico immediato, ma solo simbolico. A patto però che questa sia una risposta di massa. Se si raggiungesse una percentuale del 4-5 % degli aventi diritto...Chi dovesse praticare questo metodo deve sapere che dovrà essere determinato, perché le azioni per scoraggiarlo saranno molto ma molto forti non solo da parte del presidente di seggio, ma anche da parte di vigili o rappresentanti della forza pubblica.>>
Mi permetto di essere amareggiata sul fatto che esercitare un diritto in Italia debba spesso diventare una fatica pazzesca, un atto di coraggio, mentre dovrebbe essere, appunto, un diritto.
E' normale che una persona che vuole praticare l'astensione attiva debba avere il coltello tra i denti ed essere pronta ad affrontare resistenze da ogni fronte?

Oltretutto l'azione sarebbe logica se la si facesse in tanti.

Ma quanti pensate che abbiano il fegato di affrontare una situazione simile, anche se animati da ferme intenzioni?

Siamo in Italia!


ATTENZIONE! LEGGETE I COMMENTI! (Parce qu'il n'y a que les imbéciles qui ne changent jamais d'avis, diceva un vecchio presunto saggio)

martedì 8 aprile 2008

Il riparo


Ieri c'era quel professore che mi diceva: "Ma signorina, lei si è laureata nell'indirizzo Marketing. Che brutte parole. Marketing non mi piace mica tanto. Io preferisco i numeri. Nei numeri io trovo riparo".
Già, lui nei numeri trova riparo.

Per forza.

2+2=4

Ma anche cose molto più complesse.
Se si è intelligenti ( ?) ci si arriva.

I numeri, la partita doppia, ...: loro sì, che quadrano sempre.

Io, però, non li preferisco.

Preferisco la letteratura.

Preferisco la vita.

E la vita non quadra mai.

lunedì 7 aprile 2008

Elezioni


Oggi faccio un blog che forse può servirvi.
Strano ma vero.
In vista delle elezioni, anche se potete farcela anche da soli, ho trovato per voi i programmi (riassunti) dei vari partiti.

Li metto in ordine alfabetico, per essere imparziale. Non posso che esserlo, perchè non ho la più pallida idea di chi votare, viste le ENORMI (dove?) differenze tra quello che si intende fare, e soprattutto la ENORMI (queste sì) differenze tra le promesse e le realizzazioni attese.

sabato 5 aprile 2008

Perchè c'è un diavolo in me

Ma voi, voi malati di mal de vivre, cronici o saltuari, come lo gestite?
Ecco alcune tipologie di "gestori del mal de vivre":
  1. quelli che si sentono un buco nello stomaco. Cosa possono fare? Possono cercare di riempirlo, tipo con il cibo, solo che il buco è spesso un buco nero, con la fantastica controindicazione che se si ha il mal de vivre si può mangiare un orango tango grasso arrosto ogni ora (anche se la preparazione è un po' complessa) e si rimane magri come dei pali della luce.

  2. quelli che si sentono un buco nello stomaco, ma il buco non è nero, così lo riempiono per esempio di cibo e lui si riempie davvero, e così si trovano ad essere grassi come oranghi tanghi grassi, con il rischio che quelli della prima categoria, una volta estinta la fauna della foresta amazzonica, inizino a guardarli con ghigno perverso (ok, ok, "ghigno perverso" non viene da me, ma da una sua canzone);

  3. quelli che smettono di vivere (in senso proprio e figurato): del resto, se ho male da qualche parte, la scelta radicale è l'amputazione. Ho male alla vita, la amputo.

  4. ...

  5. ...

E voi? Ce l'avete il mal de vivre? Se sì, come lo gestite?

giovedì 3 aprile 2008

In bici al parco


Andare in bici a Torino è bellissimo.
Ma ancora più bello, è andare in bici a Torino in via Valperga Caluso.
Hai circa 20 cm tra la rotaia destra del tram e il marciapiedi.
A sinistra della rotaia destra del tram c'è uno sfrecciare furioso di macchine infinite.
Sul marciapiedi, anzi, preferenzialmente a cavallo del bordo del marciapiedi, con una mano appoggiata alla vita, preferibilmente con il gomito a mo' di manico della tazza,ondulanti in modo imprevedibile, un sacco di pedoni.
Ma quando finisci la tua gara di equilibrismo, ecco che ti si para davanti il lussureggiante parco del Valentino.
Solo più Corso Massimo d'Azeglio ti separa dallo svaccamento in mezzo all'erba del giardino botanico.
Attraversi speranzosa, in mezzo a un marasma di studenti e affini che attraversano come te, tutti, ti pare, con le mani appoggiate alla vita, tutti, ti pare, con il gomito a mo' di manico della tazza, tutti ondulanti in modo imprevedibile. Ma tu, con abili mosse, ti infili in mezzo alla massa corporea mista e variegata, e, quando stai quasi per giungere alla meta, ti senti dire da una voce roca di donna anziana: "Manco scendere dalla bici, questa. Troppa fatica!".
Pedali ancora un po'.
Arrivi al parco.
Allarghi il tuo asciugasmano nell'erba.
Intanto pensi che avresti potuto rispondere: "Io potrei anche scendere dalla bici, ma questo comporterebbe per lei, cara signora, avere l'ingombro del mio corpo oltre che della mia bici". Un po' tardi, ma meglio tardi che mai.
Poi pensi: "Ma chi se ne frega!".
E ti metti comoda.
Ti rilassi.
E invece no.
Perchè c'è un marocchino nascosto nella siepe davanti a te che ti fissa (ecc ecc).
Con tutte la miriade di persone che ci sono nel parco, te, deve fissare.
Sarà per le ciabatte marocchine che hai ai piedi.

mercoledì 2 aprile 2008

Non vedo l'ora


"Ahh, che meraviglia...non vedo l'ora che sia x", con x =periodo futuro, generalmente abbastanza futuro, in cui dovrebbe succedere qualcosa di bellissimo. "Già, ora la mia vita è una schifezza, sono insoddisfatto/a, ma quando arriverà x, tutto sarà fantastico".

Certo, salvo che poi, quando e se arriva x, dopo una soddisfazione di circa quattro secondi, siamo di nuovo lì a dire:
"Ahh, che meraviglia...non vedo l'ora che sia x", con x =periodo futuro, generalmente abbastanza futuro, in cui dovrebbe succedere qualcosa di bellissimo. "Già, ora la mia vita è una schifezza, sono insoddisfatto/a, ma quando arriverà x, tutto sarà fantastico".

Certo, salvo che poi, quando e se arriva x, dopo una soddisfazione di circa quattro secondi, siamo di nuovo lì a dire:
"Ahh, che meraviglia...non vedo l'ora che sia x", con x =periodo futuro, generalmente abbastanza futuro, in cui dovrebbe succedere qualcosa di bellissimo. "Già, ora la mia vita è una schifezza, sono insoddisfatto/a, ma quando arriverà x, tutto sarà fantastico".

Certo, salvo che poi, quando e se arriva x, dopo una soddisfazione di circa quattro secondi, siamo di nuovo lì a dire:
"Ahh, che meraviglia...non vedo l'ora che sia x", con x =periodo futuro, generalmente abbastanza futuro, in cui dovrebbe succedere qualcosa di bellissimo. "Già, ora la mia vita è una schifezza, sono insoddisfatto/a, ma quando arriverà x, tutto sarà fantastico".

Certo, salvo che poi, quando e se arriva x, dopo una soddisfazione di circa quattro secondi, siamo di nuovo lì a dire:
"Ahh, che meraviglia...non vedo l'ora che sia x", con x =periodo futuro, generalmente abbastanza futuro, in cui dovrebbe succedere qualcosa di bellissimo. "Già, ora la mia vita è una schifezza, sono insoddisfatto/a, ma quando arriverà x, tutto sarà fantastico".

Senza contare che, per vari imprevisti, il momento fighissimo futuro non sempre si verifica.
Allora, forse, nonostante le schifezze, le insoddisfazioni e gli imprevisti dell'oggi sarebbe meglio trovare quel tot di bello che c'è nell'oggi.
Anche perchè a furia di volere che il domani arrivi velocemente, ci ritroveremo vecchi bacucchi.

martedì 1 aprile 2008

Quante volte perdonare?

Io direi tante, ma non infinite.
E voi?
[riferendosi al perdono in generale, non nello specifico del film]