LE COSE CHE SCRIVO IN QUESTO BLOG SONO FRUTTO DELLA MIA FANTASIA (BACATA).
QUALSIASI RIFERIMENTO A PERSONE O FATTI REALMENTE ESISTENTI E' CAUSALE.

martedì 21 ottobre 2008

Prospettive

Ieri c'era un autista. Autista, nel senso di persona alla guida di un'automobile.

Questa volta, secondo me, era un uomo.

Probabilmente un attore, o uno di quelli che amano stare al centro dell'attenzione e a cui piace fare le cose originali.

Era là, nel traffico di Torino, immerso in corso Galileo Ferraris.

Il cielo era grigio, le macchine grigie, le facce della gente grigie, l'asfalto grigio, e gli è venuto un grigiore dentro, e ha detto no, no, questo grigiore non lo voglio, devo fare qualcosa.

Cosa fare, cosa non fare, e intanto il grigio avanzava, e stava quasi per diventare anche lui un uomo grigio.

Bisognava fare subito qualcosa.

Bisognava vedere subito le cose da un'altra prospettiva.

Allora, ha accelerato come un pazzo, è salito con la ruota destra sopra il marciapiedi, poi sopra il palo del semaforo, e la sua macchina, bel bella, si è ribaltata là, in mezzo alla strada.

E lui si è messo a guardare il mondo al contrario.
Come gli sporcelli, che attaccavano tutto il loro appartamento al soffitto con la colla nontimolla e poi si giravano a testa in giù e gambe in su. Ma, come tutti ben saprete, poi gli sporcelli si sono presi la restringite, e qui siamo in una società civile, dove la tutela della salute è per tutti, e non si poteva permettere che a questo uomo appartenente alla società la testa entrasse nelle spalle, le spalle nel busto, il busto nel bacino, il bacino nelle ginocchia, le ginocchia nelle caviglie, le caviglie nei piedi, e che di lui non rimanesse che un mucchietto di vestiti e le scarpe.

Del resto, la restringite èuna malattia molto meno socialmente accettata rispetto alla grigite.

E così, l'hanno portato via.

Quando sono passata di lì in bici, c'era solo più la macchina.

2 commenti:

  1. la restringite è un effetto spiacevole che interviene inesorabilmente quando non si tiene in debito conto l'influsso della "ribaltanza", forza motoria scatenata dal consumo smodato di una sostanza nota già ai tempi di Astutillo De Li Furbastri con il nome di "pane e volpe" :-)

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  2. "Quando sono passata di lì in bici, c'era solo più la macchina"


    GRIGIA!!!! :)

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