LE COSE CHE SCRIVO IN QUESTO BLOG SONO FRUTTO DELLA MIA FANTASIA (BACATA).
QUALSIASI RIFERIMENTO A PERSONE O FATTI REALMENTE ESISTENTI E' CAUSALE.

mercoledì 28 febbraio 2007

Ben


Bene, anzi Ben, terzo post della mia vita e già mi appoggio al sito di qualcun altro.

Ma questo qualcun altro merita davvero (anzi probabilmente molto di più di quello che posso scrivervi io, infatti lui è un artista riconosciuto e io no!).

Requisiti necessari ma non indispensabili ma nemmeno sufficienti per apprezzare al meglio quanto sto per proporvi:


  • avere le casse (ma ce la fate anche senza, pur perdendovi qualcosa);

  • capire il francese (anche qui, si può sopperire con la creatività e l'intuizione).

Chi è Ben?


Ben Vautier è un tipo che non sapendo disegnare nè suonare nè esprimersi in particolari altre arti ha deciso di SCRIVERE. Non scrivere nel senso canonico, scrivere nel senso letterale. E dato che strabordava idee, ha fatto scritte su tutto: magliette, muri, porte, fili, insomma ovunque.


Per rendervi conto di chi sia questo tipo, andate al Mamac di Nizza oppure su questo link:


http://www.ben-vautier.com/


Buon divertimento!


PS Consiglio: Ben subliminal, regardez-moi, devenez artiste.



martedì 27 febbraio 2007

Adeguatezza

E' bello svegliarsi la mattina con un picchio che ti trapana il cervello.
E' bello soprattutto quando dopo mezz'ora che ti sei svegliato sei davanti ad uno sconosciuto ingiacchettato ed incravattato, nel suo antro straripante di documenti lauree inquadrate biglietti da visita, seduto ed arricciato su una sediolina, nella tua maglietta stropicciata.
E' bello quando ti rivolge domande di cui non sai nè la risposta nè la più approssimativa parafrasi.
E allora ringrazi di essere allergico ai pollini, e di dover scappare per andare in ospedale a farti bucherellare le braccia iniettandoci dentro graminacee liquide.
E, tutto d'un tratto, il capone con esperienza che lasci sulla sedia in pelle dell'ufficio del potenziale cliente diventa il tuo eroe.
Almeno per un istante.

Ops

Pedalavo.
Pedalavo sul viale a folle velocità per arrivare al lavoro bella sudata.
Una tipa attraversava guardando dritto davanti a sè. Non ho mica potuto rallentare.
Si è girata, mi ha guardata, ha fatto un saltino indietro e ha detto OPS.
OPS. Un agglomerato di tre lettere. O P S. Convenzione di linguaggio internazionale diventata così potente da essere emessa in una reazione fulminea e istintiva.
Togo!