LE COSE CHE SCRIVO IN QUESTO BLOG SONO FRUTTO DELLA MIA FANTASIA (BACATA).
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martedì 13 marzo 2007

Il carabiniere

Cammino lungo un viale che dà sul mare di pianura case ponti stesi sotto il cuneo sopraelevato di Cuneo. Mi godo gli ultimi minuti di sole prima di rinchiudermi nel bunker.
In senso inverso passa un curioso energumeno, avvolto in un paio di pantaloncini stretch azzurro fosforescente, che corre come se avesse sacchetti di mercurio al posto dei piedi. Penso: "Che curioso energumeno", e procedo nell'assorbire tutto il calore possibile dal sole delle due e mezza.
Mi sento come braccata, ho un qualche fiato, fiatone sul collo.
- Signorina, scusi, mi permette?
Mi sorge il dubbio di essere piombata in una frattura spazio temporale che mi ha trascinata nel Medioevo. Mi giro di scatto e mi ritrovo il nasone dell'energumeno correvole a mezzo metro dalla faccia.
- Sì?
- Signorina, permetta che mi presenti. Sono un carabiniere. Mi chiamo Chiseloricorda. Lei mi ha ammaliato.
Lo guardo in faccia cercando di non scoppiare a ridere.
Mi tende una manona pelosa rossa, tenendo sollevato a mezz'aria un fazzoletto di carta. Gliela stringo, arretrando un po' per allontanare il nasone. La mia mano sguscia in un guazzetto viscido.
- Signorina, mi dò la Nivea per mantenere intatta la pelle delle mani. Tenga questo fazzoletto.
Mi pulisco, quindi mi avvicino alla pattumiera per buttare il residuo cremoso ed informe.
Chiseloricorda mi si avventa addosso con fare disperato e mi grida:
- Nooooo! Mi serve per soffiarmi!
Poi, intascato il fazzoletto, riprende la sua compostezza medievale azzurra fosforescente e mi chiede se mi va di uscire a cena con lui.

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